I progetti di Seat e Cupra viaggiano sulle ali di importanti investimenti, che porteranno allo sviluppo di nuove auto elettriche. La conferenza stampa di presentazione delle ambizioni dei 2 brand del gruppo Volkswagen è stata tenuta da due dei leader: Carsten Isensee, presidente Seat, e Wayne Griffiths, vicepresidente Seat sales and marketing e Ceo Cupra.
Innanzitutto i risultati: «Dopo aver chiuso il 2019 con i risultati migliori di sempre – spiega Carsten Isensee – siamo cresciuti anche nei primi 2 mesi di quest’anno. Poi l’emergenza Covid ha significato uno stop della crescita. Basti pensare che abbiamo chiuso il 1° semestre 2020 con un risultato di -48 mln di euro. E nella seconda parte del 2020 andrà ancora peggio anche se nelle ultime settimane abbiamo visto segnali incoraggianti. E in questo, gli incentivi approvati in vari Paesi, avranno risvolti positivi».
Intanto lo stabilimento di Martorell (vicino a Barcellona) sta lavorando a ritmi molto vicini a quelli pre Covid19 con circa 1.900 veicoli al giorno. A penalizzare ancora il mercato è la domanda, che in alcuni mercati è ancora debole e rende la produzione di poco inferiore al passato. L’azienda ha però degli assi nella manica, che saranno svelati nei dettagli nella 2a metà del 2020. A iniziare dalle nuove strutture nello stabilimento spagnolo, dedicate allo sviluppo e alla produzione di auto elettriche.
I progetti di Seat e Cupra: grazie ai 15.000 dipendenti
«Questa fabbrica ha un potenziale enorme», aggiunge con orgoglio il manager tedesco, ringraziando i circa 15.000 dipendenti Seat. «Senza i quali questo sviluppo non sarebbe stato possibile. Ringrazio anche il loro adattamento alle nuove produzioni, che oggi hanno protocolli di sicurezza molto rigidi». Durante il lockdown, l’azienda ha fatto ricorso al telelavoro, anche se 5.000 dipendenti hanno continuato a operare “sul campo”.
La sfida è ora per i prossimi 5 anni, periodo in cui Seat avrà un ruolo molto importante per il gruppo VW. Già, perché il 54% dei nuovi clienti del gruppo entra attraverso Seat e, ora, anche attraverso Cupra. Che sarà un marchio distinto da Seat.
Sul piatto ci sono poi importanti investimenti nel settore digitale, come spiega lo stesso Isensee.
«Nel centro di Barcellona abbiamo appena aperto Seat:Code, programma volto ad aumentare la digitalizzazione aziendale, con 150 dipendenti che lavoreranno a questo settore in un ufficio dedicato». L’obiettivo dichiarato è quello di trasformare l’automotive in Spagna. Come? Per iniziare, attraverso lo sviluppo di infrastrutture di ricarica. Poi continuando a perseguire i vecchi obiettivi: la sicurezza sulla strada per ridurre gli incidenti e l’occupazione giovanile attraverso la formazione.
«Oggi però puntiamo all’elettrificazione. Tutto ciò si tradurrà in un aumento dei costi con un impatto negativo sul Ros (return on sales). Cupra ci aiuta nella redditività e nella sostenibilità dell’azienda, a vantaggio di dipendenti, fornitori e della società spagnola. Voglio sottolineare poi che Cupra e Seat non sono in concorrenza, ma in collaborazione».
I progetti di Seat e Cupra passano dall’auto elettrica
I progetti di Seat e Cupra per i prossimi anni passano attraverso varie strategie. Prima tutto, l‘auto elettrica. Secondo: la crescita di Cupra, che farà sempre più “storia a sé”, pur rimanendo nell’orbita Seat e VW. A fare il punto della situazione è Wayne Griffiths.
«Visto il nostro recente passato positivo, siamo in una posizione in cui possiamo reagire alle difficoltà generate dal nuovo Coronavirus. Il nostro portafoglio si espanderà ulteriormente per dare spazio all’elettrificazione, che avrà un ruolo chiave. Ogni marchio è orientato verso una clientela diversa. Un pubblico che è fra i più giovani del settore, con un’età di circa 10 anni in meno rispetto a quella dei concorrenti», ricorda il manager, sottolineando un dato di cui la Casa va orgogliosa.
Quello che i manager hanno detto in coro è che una delle forze di Seat è quella di fungere da “marchio di ingresso“.
Questo significa, che molti clienti passano, nel corso degli anni, ad altri brand del gruppo Volkswagen. Addirittura il manager britannico è convinto della esprema positività del momento per il duetto Seat-Cupra. «Nonostante l’ambiente commerciale molto difficile, sono convinto che non ci sia mai stato un momento più propizio nella nostra storia. La metà delle vendite di Seat sono date dai Suv Arona, Ateca e Tarraco. Gli altri pilastri sono la Ibiza e, ora, la nuovissima Leon per la quale abbiamo investito 1 miliardo di euro (la più venduta tra le Seat). Nel 2020 ci sarà anche una nuova versione della Ateca. Nel secondo semestre arrivano Tarraco e Leon hybrid plug in».
Senza dimenticare la all electric Seat Mii, che ha avuto prestazioni di vendita migliori di quanto ci si aspettasse. «Al punto che ora è sold out» come evidenzia Griffiths nel suo accento british. «In azienda valuteremo di incrementarne la produzione nel 2020 o nel 2021».
Seat, il marchio a più alta crescita d’Europa
In termini di vendite, negli ultimi 3 anni e fino a fine febbraio 2020, Seat è stato il marchio a più alta crescita d’Europa. Con leadership in Spagna e aumento di importanza anche in Francia e Italia, oltre che in Germania e Regno Unito. Di questo mercato, Cupra rappresenta il 30% dei volumi.
I progetti di Seat e Cupra passano anche dalla mobilità a 2 ruote e dai servizi di abbonamento per scooter elettrici e monopattini. Un prodotto che avrà in Barcellona il suo campo di prova, prima di estenderlo al resto d’Europa.
«In soli 2 anni – continua Wayne Griffiths – Cupra è cresciuta in maniera esponenziale, fino a raggiungere 40mila veicoli. Per non parlare del gruppo: se nel 2015 i modelli erano 6, nel 2020 saranno 14 (tra Seat, Cupra e Seat Mo). La Cupra Formentor è il prossimo passo in avanti per estendere il portafoglio Cupra. Ci permetterà di aprire le porte verso un nuovo mercato di clienti. Si tratta del primo veicolo studiato apposta per il marchio. La Formentor sarà il veicolo ufficiale del team di FC Barcellona».
Oltre al campionato di calcio sono iniziate anche le prenotazioni online per Formentor. Fino a oggi sono state 20mila le “espressioni di interesse” per acquistarla.
Dal 2021, arriva la Cupra el-Born
Guardando i progetti di Seat e Cupra, emerge anche un altro tema: quello economico. Quest’ultimo marchio contribuirà più di tutti all’utile aziendale. Lo spiega Wayne Griffiths. «Grazie a Cupra, desideriamo esplorare nuovi mercati nel mondo. Per questo stiamo reclutando una rete di concessionari dedicati a Cupra, per diffondere il brand».
Ma Cupra non si ferma con la Formentor: i manager hanno annunciato il nuovo arrivo in famiglia. La Cupra el-Born, primo veicolo elettrico del brand presentato come concept a Ginevra nel 2019. «Arriverà sul mercato nel 2021. Sarà prodotta in Germania con piattaforma del gruppo Vw e avrà fino a 500 km di autonomia. Oppure 260 km con soli 30 minuti di ricarica».
Seat è il più grande investitore in Spagna
La presentazione dei i progetti di Seat e Cupra non poteva dimenticare ciò che l’azienda fondata nel 1950 significa per la Spagna: l’investitore industiale più grande per ricerca e sviluppo.
«Abbiamo un piano globale di investimenti di 5 miliardi di euro nel periodo 2020-2025. Oltre a nuovi progetti di ricerca e sviluppo, lo stanziamento sarà destinato al centro tecnico. Soprattutto per l’elettrificazione della gamma e per innovare gli stabilimenti», ha sottolineato Carsten Isensee.
Saranno sviluppati nuovi modelli, che dal 2025 usciranno dallo stabilimento di Martorell. La sfida è importante, visto che nel 2019 solo il 2% delle auto registrate nella UE erano elettriche. «Abbiamo bisogno del supporto di tutte le amministrazioni: locali, regionali e nazionali. In Spagna, il settore auto è responsabile del 10% del Pil e del 9% dell’occupazione (2 milioni di persone). Per elettrificare la Spagna, servono più infrastrutture di ricarica e di stimolare le vendite. In questo senso, il programma del governo spagnolo va nella giusta direzione».