Con un prestito da 6,3 miliardi in tre anni a Fca, l’Italia dà la spinta all’automotive italiano. Comparto che equivale a circa il 6,2% del Pil e dà occupazione al 7% dell’intero settore manifatturiero. Il via libera del Ministero dell’economia alla linea di credito sottoscritta con Intesa San Paolo sostiene esclusivamente le aziende nazionali del gruppo. E 12mila imprese della filiera.
Il Coo Emea di Fca, Pietro Gorlier, commenta: «Di fronte a una crisi senza precedenti, questo è un esempio dell’Italia che si unisce per salvaguardare un vitale ecosistema industriale. Il 100% delle risorse che fanno parte di questo accordo sarà indirizzato al nostro business in Italia, quindi alle migliaia di imprese e alle centinaia di migliaia di lavoratori il cui futuro dipende dal rilancio del nostro intero settore, nel momento in cui noi proseguiamo nella trasformazione e nell’evoluzione verso un domani guidato dai motori elettrici e ibridi».
I progetti Fca italy: nuovo modulo motore ibrido a Termoli
Da parte di Fca Italy si conferma, ancora una volta, il piano di investimenti che mette il Belpaese al centro dell’innovazione tecnologica verso la quale la mobilità può dire di avere un sentiero obbligato. Quello dell’elettrificazione e delle basse emissioni di CO2. I tre anni che vedranno il completamento dei progetti vanno dal 2020 al 2022 e coinvolgono tutti i brand e tutte le fabbriche di Fca. In ampia porzione sono già partiti.
Il percorso dell’elettrificazione, con l’ibrido sugli scudi in questa fase, vede già la casa italiana impegnata nella produzione della nuova Fiat 500 elettrica nell’impianto di Mirafiori. Le Jeep Renegade e Jeep Compass ibride plug in a Melfi.
Senza dimenticare il completamento dello sviluppo tecnico e dell’avvio a breve della produzione della nuova “super sportiva” Maserati MC20 nello storico stabilimento di Modena.
Successivamente, Fca preparerà la progressiva industrializzazione della nuova Alfa Romeo C-UV a Pomigliano. Mentre le nuove Maserati GranTurismo e GranCabrio (disponibili anche con propulsione elettrica) interesseranno il polo produttivo di Torino, alla stregua di Ghibli e Levante. La nuova Maserati D-UV verrà prodotta a Cassino (Frosinone). Come vi avevamo già scritto qui.
Nuove iniziative riguardano lo sviluppo del nuovo modulo motore Gse/Mhev (mild hybrid) a Termoli e le relative applicazioni a Melfi su Renegade e Compass e sulla Fiat 500 X.
Spiega Fca Italy: «Inoltre, in Piemonte sono stati avviati importanti investimenti presso l’ex stabilimento di Rivalta, per la realizzazione del nuovo centro di distribuzione ricambi del brand Mopar».
Mirafiori sta diventando la fabbrica di auto del futuro a zero emissioni, con un impianto di Solar power production units a pannelli fotovoltaici e un centro di assemblaggio di batterie (battery hub). Oltre ad avere avviato il progetto pilota vehicle to grid: l’energia elettrica si scambia tra auto e rete.
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Prestito 6,3 miliardi Fca: conti correnti dedicati
La nuova linea di credito per Fca dipende dalla garanzia per l’80% di Sace, azienda del gruppo Cassa Depositi e Prestiti specializzata nel sostegno alle imprese. Ad essa il Decreto Liquidità ha assegnato un ruolo di primo piano.
La novità che potrebbe essere estesa ad altri settori di attività: le erogazioni di denaro verranno gestite da conti correnti Intesa San Paolo dedicati.
Spiega Fca Italy: «In base ad un innovativo meccanismo, tutte le erogazioni derivanti dalla linea di credito saranno gestite attraverso conti correnti dedicati, accesi con Intesa Sanpaolo allo scopo di garantire supporto operativo per i pagamenti alle attività di Fca in Italia e ai fornitori italiani di Fca, sostenendo pertanto la ripartenza delle produzioni».
FCA Italy, il profilo
Fca in Italia impiega direttamente 55milapersone in 16 stabilimenti produttivi e in 26 poli dedicati a ricerca e sviluppo.
200mila posti di lavoro vengono generati in società fornitrici italiane altamente specializzate.
Altri 120mila in 12mila imprese sono coinvolti nei concessionari e nell’assistenza ai clienti.
Il 40% del fatturato annuale del settore italiano della componentistica automotive – pari a 50 miliardi di euro – deriva dalle commesse di FCA.