Polestar 4

Polestar 4 negli Space italiani Milano e Roma: video [perché non ha il lunotto]

Visibile presso gli Space Polestar italiani con effetto wow per l'assenza di lunotto, la Polestar 4 è la più coupè delle Suv elettriche

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Svelata a Milano, presso lo Space Polestar con presente anche il nuovo Ad (di Italia e Svizzera) Dimitris Chanazoglou, la terza auto in gamma per il marchio Polestar in Italia: la 4.

Con questo modello, atteso anche dalle flotte che mettono Bev in carlist, prosegue l’approccio dell’accompagnare i clienti nel viaggio di mobilità elettrificata, per la casa premium svedese che, ricordiamo, è presente in 27 mercati forte di nuovi investimenti.

La strategia, dichiarata globalmente, è quella del dare più valore che volumi e la Polestar 4 conferma, ampiamente, quanto già visto e provato con la berlina Polestar 2.

Target Polestar

Una strategia che porterà già nel 2025 al breakeven, contando 165mila auto l’anno e una maggiore indipendenza della società. Intanto, sia la Polestar 3, di cui prossimamente daremo riscontri pratici grazie a un vero test-drive, sia Polestar 4, sono in produzione (tra Cina, Usa e Corea).

Come è fatta la Polestar 4

Venendo alla Polestar 4, come già argomentato su Missonline.it è Suv coupé nel puro senso del termine, non come altri modelli che smussano lievemente un pieno taglio e hardware Suv, cambiando nome e mantenendo medesimo feeling, oltre che prestazione.

Qui non siamo sulla 3 ridotta, con elemento forte certo nel taglio particolare al retro: senza lunotto! Un’auto elettrica premium che è certificata come più sostenibile possibile, fuori e dentro.

In proposito del dentro, ci sono vari ambienti da scegliere con tema “dei pianeti” e materiali 100% riciclabili o riciclati, con fornitura tracciabile e trasparente da parte dell’azienda.

Prestazioni elevate, prezzo coerente

A livello tecnico, il pianale Sea già pronto alla guida autonoma (grazie a Mobileye e altri partner) è “tempestato” di camere per ausili alla sicurezza, dove svetta quella 2.5 Mp posteriore: capace di dare quella ampia visuale che nessun Suv coupé avrebbe a occhio nudo o con retrovisore classico.

Le prestazioni sono al top delle Bev, con versione papabile di flotta e maggiori interessi su mercato italiano che è la “ricca base” Rwd 200 Kw. Il listino prezzi è da 66.900, l’autonomia fino a  610 km, le consegne durante il secondo semestre (ovvero agosto).

Esposta e visibile ai Polestar Space di Milano e prestissimo anche Roma, questa vettura mette al top della propria gamma la versione Dual motor, integrale, con 400 kW (544 Cv) e batteria da 102 kWh.

Tra le note del primo contatto visivo, certamente l’altezza contenuta (1,5 metri, pochi per un Suv lungo 4,8 metri), il frontale basso quasi come una berlina e ovviamente quel posteriore apparentemente “cieco”.

L’abitacolo Polestar 4 è molto luminoso con plancia su due livelli e grande schermo touch 15,4” (Android / Google). Mentre lo strumento 10,2” è integrato da un head-up.

La ricarica massima DC è a 200 kW e, ovviamente, non manca tra i pochi optional il pacchetto Performance, da chi guida “all’antica” apprezzatissimo sulle Polestar 2 che fanno impallidire certe termiche sportiveggianti ben più basse da terra.

Video, Retrovisore digitale Polestar 4

Ecco qui l’esemplificazione a video, di come funziona, di come e cosa “si vede dietro” quando si guida una Polestar 4 senza il lunotto.

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