Il 2020 potrebbe essere l’anno della svolta green. Almeno a vedere dai consumi. Il paniere Istat, di riferimento per la rilevazione dei prezzi di consumo, per la prima volta quest’anno include anche auto elettriche, ibride – nuove e usate – e monopattini a zero emissioni. Nell’indice dell’Istituto nazionale di statistiche, l’incremento del settore trasporti è di 0,5 punti percentuali. Un segnale importante che rispecchia il cambiamento della mobilità, considerando come i costi di quest’ultima continui ad incidere sui bilanci delle imprese e dei cittadini. Se nel 2019 erano entrati la bicletta elettrica e lo scooter sharing, insieme ai frutti di bosco e allo zenzero, quest’anno è la volta delle quattroruote a batteria e della microbilità urbana. Insieme al sushi take away e alla consegna dei pasti a domicilio.
La mobilità green nel paniere Istat: come e perché
Nel complesso, nel 2019 elettrico puro e ibrido hanno rappresentato il 5% del mercato italiano auto (erano il 3,7% nel 2018), con un incremento dell’1,3%. Secondo le statistiche Aci, nel 2019, le iscrizioni di veicoli ibridi hanno registrato un incremento del 33% rispetto all’anno precedente. Le elettriche, invece, sono più che raddoppiate: passando da circa 5000 a quasi 11.000 (+115%).
Paniere Istat 2020, i monopattini nelle aziende e in città
Non sono passati inosservati i monopattini, anche nonostante le diatribe comunali. Il mezzo a zero emissioni entra con forza nel paniere Istat, nel segmento di consumo riguardante le biciclette. La diffusione nelle città, del resto, è sempre più ampia e anche l’occhio da parte delle aziende si sta facendo più attento. Un esempio? I monopattini di Circ – servizio in atto tramite app in 40 città – sono stati diffusi anche nella realtà aziendale di Kilometro Rosso (Bergamo) con un accordo semestrale tra il distretto e la piattaforma, pronti a capire meglio usi e necessità dei dipendenti.
«Ogni giorno più di 1.700 persone vengono a lavorare e si muovono all’interno del campus, oltre alle centinaia di visitatori e partecipanti ad eventi: possiamo dire di essere una vera comunità che necessita di soluzioni di mobilità semplici ed efficaci ed ha una naturale propensione alla sperimentazione di idee innovative», spiega Roberto Marelli, development director di Kilometro Rosso.
Partito, dunque, un test di sei mesi. Missione finale? Fornire dati ai Comuni, in vista delle loro delibere. Inoltre, offrire un servizio efficiente e green all’interno dell’area.
«In Europa stiamo collaborando con i maggiori esperti per la valutazione e il monitoraggio della sicurezza dei veicoli al fine di sviluppare linee guida per gli utenti su questa nuova forma di mobilità e supportare il miglioramento degli standard in tutto il settore», dice Maia Lottersberger, communications director di Circ Italy.
In Italia, il prossimo passo è quello di condividere questa esperienza nei Comuni impegnati nello sviluppo di un quadro normativo locale. «Vogliamo essere partner delle amministrazioni per trovare le soluzioni più efficaci per lo sviluppo di una micro mobilità elettrica che sia a beneficio degli utenti e di tutti i cittadini», conclude il manager.