Dopo il crollo di settembre (vedilo qui) anche ottobre vede le immatricolazioni di auto nuove in tutta l’Unione Europea continuare a diminuire, chiudendo il mese in questo a meno 7,3%, chiudendo così i primi 10 mesi dell’anno a un risicato più 1,6% secondo i dati ACEA. Se in Italia (vedi qui i dati Dataforce) pesa anche la (solita) insicurezza politica-economica del paese, in tutta Europa il calo è imputabile soprattutto all’introduzione del nuovo test sulle emissioni WLTP il 1° settembre, che ha determinato un eccezionale aumento delle immatricolazioni nel corso dell’estate. Di conseguenza, il mese scorso la domanda di autovetture nuove è diminuita nella maggior parte dei paesi dell’UE, compresi i cinque principali mercati.
Continua anche in UE il segno meno per le immatricolazioni di auto nuove a ottobre. Si salvano solo Croazia, Grecia, Ungheria e Lituania
Da gennaio a ottobre 2018, la domanda di autovetture nell’UE è comunque aumentata dell’1,6% rispetto a un anno fa, con l’ottimo più 10% della Spagna seguita dalla Francia, a più 5,7%, e dalla Germania, a più 1,4%. Mentre sono a segno meno le immatricolazioni in Italia, in calo del 3,2%, e il Regno Unito, a meno 7,2%. Tutti e cinque i mercati hanno chiuso però ottobre in negativo, rispettivamente a meno 6,6% per il mercato spagnolo, meno 1,5% per quello francese, meno 7,4% per quello tedesco, la stessa percentuale negativa per quello italiano, e un meno 2,9% per il Regno Unito (conterà anche la Brexit per questo risultato?). A segno più solo Croazia (più 10,4%), Grecia (più 13%), Ungheria (più 5,4%) e Lituania (più 20,9%).
Tra le case si consolidato le posizioni, con il Gruppo Volkswagen che, però, mette a segno un meno 21,5% a ottobre, con il brand Audi a meno 53,9%, mentre più contenuto il segno meno della seconda in classifica, il Gruppo PSA, a meno 0,7%. Al terzo posto Renault, a meno 14,9%, al quarto FCA, in calo nel mese del 13,6% ma con un ottimo più 11,5% di Jeep, Segue Ford, a meno 0,7%, e le tedesche BMW, a più 14,5%, Daimler, a più 7,5% e Toyota, a più 5,9%. Chiudono la top ten Hyundai, a meno 5,1%, e Nissan, a meno 28,8%.