Grido di salvezza per l’industria tricolore ed europea dell’auto, oggi in Palazzo Regione Lombardia. Tra il presidente Fontana, il ministro Salvini e Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione, che fa il punto sulla transizione ecologica avviata. Ma a velocità differenti nel mondo. Al centro delle richieste il biocarburante che contrasta la Cina.
Elettrico by Cina sì ma anche biocarburante
È proprio l’Italia che prima di altre fa pressione in Commissione Europea per rivedere certe posizioni, riconoscendo il principio di neutralità tecnologica, che “non può coinvolgere le sole auto elettriche”, come spesso ricorda sempre Pierluigi Bonora, promotore di #FORUMAutoMotive.
In Lombardia, prima che altrove, la sostenibilità è una priorità, ma senza “distruggere comparti storici per seguire le ideologie” dicono da Palazzo Regione, perché “l’ideologia non deve prevalere sulla logica”.
Il vicepremier del governo Meloni cavalca l’onda che porta ai biocarburanti: “Non possiamo permetterci un Paese green con milioni di disoccupati. I tedeschi hanno lottato gli e-fuels, noi per i biocarburanti, perché il tutto elettrico non significa transizione, ma mettersi nelle mani della Cina”.
Mercato auto 2023, elettriche verso il 4%
Intanto, i dati dei primi quattro mesi 2023 dicono che le immatricolazioni crescono (ma sono lontane dal pre-Covid), che l’elettrico potrebbe raggiungere il 4% di vendite e che il valore dell’usato è sensibilmente cresciuto, ancora.
Federmotorizzazione attacca, su tutto elettrico in Italia: le vendite sono scoraggiate da prezzi che superano del 40% quelli delle auto a benzina, in una situazione di reddito pro-capite bassa, unica in Europa a scendere tra il 1990 e il 2020. E mentre l’Europa produce l’8% della CO2 mondiale, la Cina che ne genera oltre il 60% continua a realizzare, anche, nuove centrali a carbone.
All’Europa, Federmotorizzazione insieme a Regione Lombardia e parte di Italia, chiede di considerare ricerche e studi sui biocarburanti, tenendo conto di tutto il ciclo produttivo auto, compreso lo smaltimento delle batterie.
Nuovi ecobonus in arrivo
Spunti interessanti dal dibattito lombardo connesso a Roma, con Luca Squeri, segretario della X Commissione attività produttive della Camera dei Deputati, che anticipa essere allo studio una serie di nuovi incentivi, non solo per l’elettrico. Mentre Andrea Cardinali, di UNRAE, allerta su come sia improbabile un’inversione della rotta, perché “ormai nessuna Casa auto fa scelte basate su ciò che richiede il nostro mercato”.
Staremo a vedere, cosa accade per le regole di Casa nostra, qualcuno di certo, nel settore e in politica, ha mosso tanto per ottenere ancora poco, rispetto al previsto boom elettrico. Come certe grandi Case tedesche, che stanno perdendo sul mercato cinese. Restando in Italia, l’ultimo studio divulgato parla di un’età media delle auto a 9,5 anni e il 57% degli intervistati che non intende cambiare auto nei prossimi due anni. Solo il 13,8% comprerebbe un’elettrica, ma il 34% non se la può permettere. Emerge che quasi l’80% degli intervistati sceglie di tenere l’auto e chi potrebbe essere interessato a passare all’elettrico, ritiene il prezzo giusto intorno ai 26.000 euro. In Lombardia, con certi incentivi si può arrivarci, già nel 2023.