Con il nuovo anno, arriva un risarcimento economico da parte dello Stato italiano per i proprietari di “beni mobili distrutti o gravemente danneggiati” da terremoto nell’anno 2016.
Si tratta sostanzialmente degli eventi tragici avvenuti tra agosto e fini ottobre di quell’anno nei distretti reatino, maceratese e perugino, dell’Appennino. Ora, la più recente ordinanza dalla “Cabina sisma” definisce il contributo per tutti i residenti coinvolti proprietari di beni mobili registrati, tra cui ovviamente le auto e altri veicoli.
Ammontare dei contributi di risarcimento per terremoto
Gli importi dei risarcimenti variano secondo i casi. Al netto, ovvio, della residenza nei Comuni inseriti in lista del cratere, alla data degli eventi sismici: per le auto o i beni completamente distrutti, il contributo copre l’80% del valore di mercato del bene stesso alla data del sisma; per auto o beni danneggiati il contributo è dell’80% delle spese sostenute per il ripristino.
Nel primo caso serve un attestato di perizia o assicurazione. Nel secondo la documentazione. Nei casi di spesa superiore al valore di mercato, il tetto del contributo non cambia (ovvero sempre massimo l’80% del valore di mercato). Il contributo inoltre, non può superare il detto tetto massimo, considerando anche i rimborsi assicurativi o altre compensazioni già ricevute.
Come e quando fare domanda, per avere il contributo
I proprietari interessati a questo nuovo contributo 2025 per danni da terremoto in Italia, devono presentare domanda tramite Pec all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione competente, entro il giorno 30 giugno 2025. Serve allegare la documentazione dovuta, ovvero: dichiarazione di residenza, perizia giurata e fatture delle spese sostenute, con Iban per accredito somma.
Entro 60 giorni dalla ricezione della domanda, l’ente dovrà verificare e se approvato, erogare il contributo 2025 per terremoto. Il saldo avviene in unica soluzione, tramite bonifico su conto corrente indicato alla domanda.
–> In tema di risarcimenti, anche quello per danni causati all’auto dal fondo stradale