Fiscalità auto aziendale 2025

Nuova fiscalità auto aziendali in fringe 2025: per Volvo è da fare (meglio)

Delle nuove aliquote per le imposte sui fringe benefit e della fiscalità per le auto aziendali in genere, abbiamo ampiamente argomentato su Missionline.it, partendo dai valori delle nuove Tabelle ACI 2025, per arrivare alle proposte di rettifica, rispetto a quanto è indicato nella legge di Bilancio 2025.

In attesa di quelle che saranno eventuali correzioni e dei decreti che potrebbero posticipare, variare o per qualcuno addirittura “salvare” dalla brusca variazione (secondo le molte ipotesi viste da alcuni driver e aziende, secondo il tipo di contratto e di vettura assegnata…) cosa ne pensano le case automobilistiche?

Volvo approva la nuova normativa fiscale, con qualche aggiustamento

Una su tutte, la voce di Michele Crisci, presidente Unrae da una parte (ente che ha inoltrato delle richieste di correzione, alla normativa del governo italiano) ma anche di Volvo Italia, brand tra i più elettrificati in assoluto e pioniere in tema di sicurezza e sostenibilità.

Con l’occasione di provare le due ammiraglie della casa svedese, EX90 ed XC90, di cui leggete in sezione prove, Crisci ha confermato l’appoggio alla normativa fiscale 2025:

Per noi la via intrapresa è quella giusta, nella direzione (ovvero pro Bev e Phev ma contro le termiche, ndr), anche se è comprensibile che la novità possa mettere in difficoltà le aziende, oltre che parlare in un modo diverso ai driver, con i termini di motorizzazione invece dei precedenti di pura emissione. Ci sono sicuramente degli affinamenti da fare, di fronte a un cambiamento di questo tipo, non è facile ma si può fare”.

Volvo EX90
Volvo EX90, prima prova in Italia

Sì alla distinzione per motori e non per quota emissione

Volvo quindi è a favore dell’impronta data, con la distinzione per modelli di motore (termico, ibrido o elettrico) e non più sul singolo dato di emissione dichiarato, visto anche come alcune vetture della casa poco si distanziano, ci ricordano, nei valori emissivi per motori anche diversi, dal tanto che si sono abbassate oggi le emissioni CO2 di tutti.

In sostanza anche il brand fautore del target 0, sia di emissioni sia di incidenti mortali, un occhio di attenzione alle aziende che devono accontentare molte esigenze e si trovano invece che degli aiuti alcune nuove difficoltà gestionali, sembra volgerlo. Un peccato però, riconosciuto da molti, Volvo inclusa, che di fronte a questa situazione si crei un prolunga dei contratti per estendere l’uso del parco invece che rinnovarlo, attendendo chiarimenti.

Staremo a vedere e proprio al prossimo MissionForum 2025 di Milano, a marzo, daremo le migliori chiavi di interpretazione, secondo le normative in aggiornamento, per chi lavora sul fronte Fleet e Travel tutti i giorni.

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