I numeri del noleggio auto a lungo termine non lasciano dubbi: aumentano le immatricolazioni, aumenta la flotta e aumenta il fatturato delle aziende che operano nel settore.
In occasione de La Capitale dell’automobile corporate, evento organizzato dal Centro studi Fleet and mobility, si è analizzato il settore con interventi di vari “addetti ai lavori”.
L’incontro, moderato da Pier Luigi Del Viscovo, fondatore e direttore del Centro Studi, è iniziato con la presentazione di alcuni dati Aniasa sul settore. I dati si riferiscono al 2022 rispetto al 2021 e riguardano il lungo termine.
- Immatricolazioni: 356.000 (+17%)
- Flotta complessiva: 1.127.000 (+9%)
- La flotta media è aumentata del 7%
- Fatturato delle aziende di Nlt: 6,84 miliardi (+13%)
- Fatturato medio per ogni auto appena immatricolata: 7.921 euro
- Fatturato medio per ogni auto già presente in flotta: 6.022 euro
Numeri del noleggio auto a lungo termine, la spinta delle aziende
A dare spinta ai numeri del noleggio auto a lungo termine ci sono i clienti aziendali, che da soli generano un fatturato di 5,53 miliardi di euro (+9% sul 2021). A questi si aggiungono i 765 milioni generati dai privati (+14%) e i 538 milioni della P.A. (+65%).
Le auto nelle flotte delle imprese sono mediamente anche quelle che in media portano più fatturato. Ciascuna di esse genera 6.555 euro l’anno contro i 4,841 euro delle vetture ai privati e i 4.339 di quelle in dote alla P.A.
«Il Nlt sta resistendo molto bene o addirittura sta sostenendo la filiera. Significa che noi stiamo investendo» ha commentato Federico Caracciolo, amministratore delegato di Athlon Italia, azienda attiva nei servizi di noleggio per imprese e gestione della flotta. «Le aziende stanno prolungano i propri contratti mentre i privati stanno aumentando di numero».
«Secondo noi, nel 2030 il settore privato arriverà al 50% del Noleggio auto a lungo termine». Così aggiunge Paolo Manfreddi, Ceo di Drivalia, società di servizi mobilità a 360 gradi per privati e aziende
Il mercato delle auto usate e post noleggio
Sotto la lente anche il mercato dell’usato post noleggio lungo termine. «Prevedo una lieve discesa del prezzo di rivendita, dato dal fatto che ancora non si è stabilizzata la consegna del nuovo. Insomma: assisteremo a ulteriore riduzione di prezzi» continua Federico Caracciolo.
«Tutte le vetture che andranno in riconsegna saranno Diesel e benzina, dove le prime manterranno una buona valutazione sul mercato. La parte Phev (ibride plug in) sarà “cannibalizzata” dalla parte Bev (elettriche)».
Anche su questo, il Centro studi Fleet and mobility ha elaborato i dati di Aniasa relativi al 2022 rispetto all’anno precedente.
- Sono state vendute 156.000 auto provenienti dal noleggio a lungo termine (-19%)
- Il fatturato relativo è stato di 2,3 miliardi di euro (-7%)
C’è poi un altro tema che va oltre i numeri: quello delle alimentazioni (o motorizzazioni) delle auto destinate al noleggio a lungo termine. Oltre al bassissimo numero di immatricolato di vetture emissioni zero, è importante notare che le flotte contribuscono al taglio delle emissioni di CO2 più di quanto facciano le auto vendute nel mercato.
Qui sotto una tabella indicativa, dove DS indica le auto con motore Diesel, le Bev le elettriche e le Phev le ibride plug in.
I numeri del rent a car (breve termine)
Sotto la lente anche il settore del noleggio auto a breve termine. In questo caso, i dati presentati confrontano il 2022 col 2019. Ossia l’ultimo anno statisticamente valido per fare paragoni sensati.
I numeri parlano di volumi scesi del 31% e di tariffe salite del 29% e di conseguente aumento dell’11% del fatturato. A fare la parte del leone in termini di numero di noleggi e di giro d’affari sono i desk posizionati presso gli aeroporti, che surcassano quelli situati nei centri città.
Questi i numeri relativi al 2022.
- Fatturato medio per desk in aeroporto: 4.376.000 euro
- Fatturato medio per desk in città: 647.000 euro
- Numero noleggio in desk aeroporti: 12.000
- Numero noleggi in desk città: 1.700
Ma quindi conviene tenere aperti i desk in città? Secondo Massimiliano Archiapatti, Ceo di Hertz Italia la risposta è sì. «Le aziende di rent a car, durante il Covid hanno superato la “tempesta” attraverso il business fatto dai desk in città. C’è stato un business resiliente e uno spostamento sull’ambito urbano. Del resto per fare business occorre avere la rete».
Il mondo del noleggio tornerà come prima? «Secondo me no. Con il post Covid da un eccesso di offerta siamo passati a un eccesso di domanda».