UnipolRental Sifà

Noleggio a Lungo Termine: intervista a Giovanni Orlandini

Intervista a Giovanni Orlandini, AD e DG di UnipolRental, società di riferimento sul mercato italiano del noleggio, che ha integrato SIFÀ

Advertisement

È un passo molto importante, per il settore del Noleggio a Lungo Termine italiano, il matrimonio avviato tra UnipolRental e SIFÀ. Con l’autunno, a qualche mese dall’ufficializzazione, torniamo da Giovanni Orlandini, AD e DG del player riferimento sul mercato, per fare il punto della situazione.

Come stanno evolvendo i vostri obiettivi a medio e lungo termine, di fronte a un mercato che attende ancora svolte regolamentari e infrastrutture?

«Grazie all’ingresso delle nuove risorse, avvenuto con l’incorporazione di SIFÀ, oggi contiamo su 440 persone che ci consentono di ambire, a fine del prossimo anno, a traguardare un fatturato di oltre un miliardo di euro ed a incrementare ulteriormente la nostra flotta. Le nuove risorse ci permettono di continuare a perseguire e migliorare il nostro obiettivo primario, ovvero quello di essere sempre vicini ai nostri Clienti, sicuri che questa nuova realtà porterà la nostra offerta e il nostro servizio ad un livello sempre più elevato di eccellenza, soddisfacendo a pieno le nuove esigenze dei Clienti».

Come cambia l’offerta dei costruttori, a monte e in cosa può influenzare le attività a valle, di noleggio e aziende clienti?

«Il 14 febbraio il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva i nuovi obiettivi vincolanti per la riduzione delle emissioni di CO2 di auto e veicoli commerciali leggeri di nuova produzione. Una politica economica che avrà una forte ricaduta sull’intero settore dell’industria automobilistica europea e che ha indotto a spostare diversi investimenti sull’elettrico, per provare ad abbassare i costi e ad alzare le performance dei motori. Tuttavia, sussistono alcune criticità sull’accessibilità di queste motorizzazioni le cui conseguenze potrebbero coinvolgere le società di Noleggio. Abbassare i costi di produzione, andando avanti con la ricerca, può incentivare l’utilizzo delle auto elettriche, dando ancora più forza a un mercato, quello della mobilità sostenibile, in cui il Noleggio a Lungo Termine ha un ruolo di primo piano».

Ci sono novità rilevanti, con cui vi proponete ai Fleet manager dopo la fusione?

«Attraverso l’incorporazione diSIFÀ abbiamo realizzato un forte potenziamento delle nostre strutture, sia commerciali che operative. In particolare, i servizi post-vendita, dove oggi assistiamo a crescenti difficoltà, in tutti gli attori della filiera dovute a pianificazione precaria, aumento dei prezzi, scarsa disponibilità di prodotto. L’acquisizione va inoltre a rafforzare il progetto dell’ecosistema mobility, che vede le società di UnipolSai – mi riferisco a UnipolAssistance, le reti UnipolService e UnipolGlass, la telematica di UnipolTech, per citarne alcuni – integrare le proprie competenze per offrire un servizio a 360 gradi al Cliente, fondendo la lunga esperienza di UnipolRental e di SIFÀ nel settore del Noleggio a Lungo Termine con quelle che sono le skill e le reti del Gruppo Unipol».

Auto elettriche: cosa serve maggiormente a voi, per diffonderle?

«Con i nostri clienti stiamo riscontrando, in questa prima fase di sviluppo di questo mercato, richieste crescenti su alimentazioni plug-in hybrid. Le aziende si stanno infatti concentrando sul capire se e come questo tipo di veicoli riescano a integrarsi all’interno del proprio business. Per fare questo, più che veicoli Full Electric, tendono ad inserire in Car list veicoli Plug-in Hybrid / benzina, utilizzandoli come ponte verso una futura mobilità completamente elettrica, in attesa che il processo di elettrificazione vada avanti. Senza massicci investimenti da parte delle istituzioni, tuttavia, non sarà possibile arrivare ad avere in commercio solo auto a zero emissioni. Ad oggi i costruttori hanno seguito le richieste delle istituzioni nella proposizione di veicoli elettrici, ma fino a quando le infrastrutture di ricarica non saranno capillari e distribuite in modo omogeneo sul territorio non verrà meno la domanda, e la conseguente produzione, di veicoli a motore termico».

Avete un metro di paragone tra Italia e mercati esteri? In cosa possiamo migliorare o, al contrario, siamo di esempio?

«Una grande differenza tra noi e il resto d’Europa è che nel nostro Paese la tassazione sulle auto aziendali è decisamente penalizzante, in quanto l’azienda da una parte detrae meno Iva, dall’altra deduce meno costi. È necessario quindi il riordino e la semplificazione di temi come quelli della deducibilità, dell’ammortamento dell’Iva e la revisione degli incentivi. Il Noleggio apre la strada a una mobilità più ecologica; per questo motivo è ancora più necessario prevedere soluzioni che agiscano sulla leva fiscale. L’Italia sta invece migliorando nelle infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica: le colonnine di ricarica, seppur ancora carenti, aumentano a ritmo record. Basti pensare che solo l’anno scorso sono stati installati 10.748 nuovi punti di ricarica, di cui quasi la metà concentrati nell’ultimo trimestre; l’Italia, rispetto ad altri paesi europei quali Francia e Germania, ha la quota più alta di punti di ricarica per numero di auto full-electric circolanti».

Cosa possiamo attenderci dalla relativa concentrazione del settore, nei confronti delle aziende clienti?

«I più importanti player stanno attuando tutte le strategie necessarie per rimanere competitivi ed aumentare la propria quota di mercato. La fusione per incorporazione di SIFÀ va in questa direzione, UnipolRental si consolida come primo operatore italiano del settore del Noleggio a Lungo Termine, con una flotta di 130.000 veicoli e oltre 45.000 nuove immatricolazioni nel 2023. Aumenta il potere contrattuale nei confronti dei costruttori, aumentano le sinergie, la capillarità e la qualità dei servizi offerti con conseguenti vantaggi per i nostri clienti»

Lascia un commento

*