Negli Stati Uniti l’auto stampata in 3D potrebbe diventare realtà nel giro di pochi mesi. Già, perché dall’altra parte dell’Atlantico, in Arizona, la Local Motors si appresta a raccogliere i primi ordini per la LM 3D Swim, la vettura che verrà letteralmente stampata tenendo in considerazione i desideri dei clienti, che potranno dettare ai costruttori le proprie preferenze e i propri dettagli. Le consegne inizieranno del 2017.
Per ora gli unici passi da superare sono quelli legati all’omologazione del veicolo e ai crash test. Per il resto la tecnologia e i materiali sono pronti per rivoluzionare la costruzione e la consegna delle auto. Infatti, l’azienda ha annunciato che sarà possibile dislocare in tutto il mondo gli impianti di produzione, in modo che le vetture possano essere stampate “a domicilio” e senza ricorrere a lunghe e dispendiose spedizioni via mare.
In base ai calcoli ogni micro stabilimento potrà produrre fino a 2400 auto l’anno, senza assemblare pannelli della carrozzeria o altre componenti ma semplicemente stampando il 75% del veicolo con l’obiettivo di arrivare fino al 90% nel giro di qualche anno. In realtà questo processo di stampa non è completamente nuovo, dato che fino ad oggi si è impiegato limitatamente allo sviluppo di componenti specifici, abbattendo il tempo che separa il progetto dalla produzione, valutato in circa 2 mesi.
La Local Motors ha confermato anche che per la Swim utilizzerà un motore elettrico e una configurazione 2+2, ossia con due posti più due ulteriori piccoli “strapuntini” posteriori. Il materiale sarà costituito per l’80% da plastica abs (un materiale leggero simile a quello col quale è costruito il Lego) e per il 20% in fibra di carbonio. Il prezzo di vendita è per ora stimato attorno a poco meno di 50mila euro, cifra che dovrebbe scendere parallelamente all’aumentare delle richieste.