Un mobility budget al posto dell’auto aziendale. La possibilità di viaggiare su treni, metropolitane, taxi, auto in condivisione o autobus invece che andare al lavoro con la vettura in possesso.
Ecco la nuova frontiera dei benefit che alcune imprese stanno dando ai propri collaboratori: delle soluzioni di mobilità alternative alla “company car” tanto desiderata. O budget di mobilità, per usare un termine italiano.
L’obiettivo di questo strumento è duplice: da un lato facilitare gli spostamenti dei dipendenti. Dall’altro di aiutare le aziende a mantenersi in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale.
Il meccanismo è semplice: dare ai dipendenti un budget mensile alternativo – o anche in aggiunta – all’auto aziendale da spendere negli spostamenti casa-lavoro. Il tutto a scelta di chi lo deve spendere. Insomma: un mobility budget flessibile. La flessibilità consisterebbe nel fatto che un dipendente potrebbe per esempio scegliere un’auto di categoria inferiore o meno inquinante a fronte di un budget più sostanzioso.
I mobility manager europei sono al lavoro per trovare soluzioni adeguate alle proprie risorse umane, anche in considerazione di dove si trovino gli uffici (centro città, campagna, periferia…) o dove risieda lo staff.
[Leggi del mobility manager in outsourcing]
Mobility budget, il Belgio è nato 4 anni fa
Il paese che in Europa sembra in precursore del mobility budget è il Belgio, il cui governo già 4 anni (giusto il 1° marzo) fa lanciò un programma per cercare di spostare i residenti dall’auto al mezzo pubblico.
Oggi, nel paese diviso tra fiamminghi e valloni si è ancora lontani da un risultato soddisfaciente. Basti pensare che un sondaggio effettuato a inizio anno mostra che nel 2022 solo un dipendente su 50 aveva preferito avere in tasca un mobility budget rispetto a un’auto aziendale nel box.
Guardando il risultato da un’altra prospettiva, però, si vede che questa piccola percentuale è comunque cresciuta del 55% rispetto al 2021, anno però “falsato” dallo stop pandemia.
Araccogliere i dati è stata Acerta, società belga che fornisce soluzioni nel settore delle risorse umane. L’azienda ha interpellato 40.000 aziende che danno lavoro a 260.000 persone.
Gli altri dati del sondaggio fatto in Belgio
- Solo l’1,64% di tutti i dipendenti coi titoli per avere un’auto aziendale hanno optato per il mobility budget.
- Questo nuovo sistema è decisamente più popolare tra i nuovi assunti (soprattutto più giovani) visto che questa percentuale sale al 2,22%.
- I dipendenti che hanno scelto il mobility budget lo hanno “monetizzato” in 3 modi principali: un’auto, in mezzi di trasporto alternativi o in denaro contante. Il sondaggio di Acerta mostra che il secondo di questi sta guadagnando popolarità mentre il terzo sta calando.
- Più in dettaglio: la scelta di mezzi di trasporto alternativi è aumentato del 49% in un anno. Da notare che sotto questa voce ricadono non solo la mobilità sostenibile quanto anche il “green housing” se i collaboratori abitano a meno di 10 km dal posto di lavoro. Oppure se lavorano più del 60% del tempo da casa.
- Il ricorso al terzo punto (pagamento in contanti) è sceso dallo 0,1% del 2021 allo 0,06 dello scorso anno.
Il budget di mobilità di Free Now per le aziende
Fra le aziende che hanno messo mano al budget di mobilità c’è Free Now, fornitore di mobilità (e soprattutto di taxi) costituito dalla joint venture tra Daimler e Bmw.
L’azienda dà la possibilità alle imprese di assegnare una somma di denaro ai dipendenti, che possono spendere tramite il Free Now business account. In pratica: possono utilizzare i buoni per viaggiare in oltre 100 città di Italia, Germania, Austria, Irlanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito.
Sul sito Free Now si legge che il Mobility Budget “è una soluzione strategica per aumentare la soddisfazione dei dipendenti, che permette di diminuire i costi del parco auto e l’impronta di carbonio della tua azienda”.
I dipendenti possono scegliere tra tutte le modalità di trasporto disponibili tramite Free Now. Ossia taxi, veicoli privati a noleggio, car sharing, motorini elettrici, scooter elettrici e biciclette elettriche (varia a seconda del paese).