Mobilità intelligente Hyundai

La mobilità intelligente Hyundai cresce con una nuova piattaforma

Costruttore auto o azienda di software? In Europa, la casa sudcoreana lancia Hyundai Connected Mobility per rivoluzionare le soluzioni di mobilità digitale

La mobilità intelligente fa un passo avanti con Hyundai Motor Europe. La sede europea del costruttore auto sudcoreano ha infatti annunciato Hyundai Connected Mobility, una nuova entità dedicata ad aiutare l’azienda a realizzare la sua transizione verso veicoli definiti dal software e soluzioni di mobilità intelligente.

L’obiettivo finale è dare servizi digitali in-car e in-app e nuovi servizi di mobilità durante l’intero ciclo di vita del veicolo.

A spiegare il contenuto di questa piccola rivoluzione, che farà di Hyundai non solo un’azienda che costruisce auto ma anche una sorta di “software house”, è Marcus Welz, amministratore delegato di Hyundai Connected Mobility.

Marcus Welz

«In Hyundai, serviamo i clienti nel momento più alto delle loro necessità. E nel farlo siamo guidati dalla nostra incessante ricerca delle soluzioni di domani. Hyundai Connected Mobility è la nostra risposta strategica alla crescente domanda da parte dei nostri clienti di servizi più connessi, accessibili e personalizzati».

L’obiettivo è quello di essere partner dei clienti per tutta la vita dell’auto. «Non ci dobbiamo adattare all’auto ma è l’auto che si deve adattare a noi». L’obiettivo è la connessione dei clienti con la vettura e con ciò che li circonda. «Senza contare che le auto Hyundai diventeranno anche degli accumulatori di energia, che potranno essere usate come “powerbank” per la casa».

Mobilità intelligente Hyundai

Hyundai Connected Mobility è costituito da tre pilastri principali: servizi di mobilità, servizi di auto connessa e servizi digitali basati sui dati. È nato per rispondere alla crescente domanda di modelli di utilizzo flessibili attraverso il suo marchio di servizi di mobilità, Mocean.

La mobilità intelligente di Hyundai passa anche attraverso gli abbonamenti auto, che rappresentano un’alternativa all’acquisto o al leasing.

Ma cos’è esattamente una “auto connessa”? È una combinazione di software e hardware. Fanno parte dell’Internet delle cose (IoT) e poiché condividono dati in tempo reale con il mondo che li circonda, possono garantire viaggi personalizzati.

Lars Müller

«Non potrei mai pensare a guidare un’auto non connessa» ha detto Lars Müller, capo prodotto connected Car & Charging di Hyundai Connected Mobility.

E non è il solo. Uno studio sulla connettività condotto da Sigma Sensor Europe 2023 mostra che dal 2020 al 2023 la percentuale di clienti disposti a pagare un sovrapprezzo per le funzionalità di connettività è aumentata dal 6,1 al 7,44%.

Solo lo scorso anno, più di un quarto degli intervistati ha affermato di essere “molto interessato” ai temi relativi alle auto connesse. Più di un terzo si è dichiarato “abbastanza interessato”.

Gli uomini e i più giovani hanno mostrato un maggiore interesse per l’argomento. L’interesse, inoltre, era correlato con istruzione e livelli di reddito, dove i più ricchi e istruiti una tendenza più ampia verso l’adozione della connettività.

Con la connettività sempre più diffusa, le aspettative dei consumatori stanno diventando sempre più elevate. Il vantaggio dei veicoli connessi non risiede solo nella loro capacità di raccogliere dati, ma nella loro capacità di trasformare l’idea stessa di mobilità.

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Le auto e l’analisi dei dati raccolti

Le case auto possono analizzare i dati raccolti dalle auto connesse per trarre informazioni preziose sullo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi servizi. Come autostrade con telecamere e sensori e comunicazione da veicolo a veicolo (V2V).

Al centro di questa rivoluzione si trovano gli eroi silenziosi della guida moderna: i sistemi avanzati di assistenza alla guida (Adas).

Senza connettività, le funzionalità Adas come il cruise control adattivo, l’assistenza al mantenimento della corsia, la frenata automatica di emergenza e il monitoraggio degli angoli ciechi non esisterebbero.

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«Ieri Hyundai vendeva solo auto» aggiunge Andreas-Christoph Hofmann, vicepresidente marketing, prodotto e & PR di Hyundai Motor Europe. «Oggi pensiamo a trasferire l’auto dalla proprietà al possesso. In futuro i nostri clienti vorranno sempre più servizi. Dobbiamo essere una azienda software oriented. La nostra intenzione è di avere numerose soluzioni per i nostri consumatori. Per questo abbiamo numerose novità in arrivo».

«Aumenteremo sempre più i servizi online e le car subscription aumenteranno» ha detto Liran Golan, responsabile servizi di mobilità di Hyundai Connected Mobility. Il manager, con alle spalle una formazione universitaria alla Bocconi di Milano, ha sottolineato anche che l’obiettivo è di diventare anche tra i maggiori costruttori per numero di vendite in Europa.

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