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Mobilità connessa, un mercato colossale con la telematica al centro

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La mobilità connessa rappresenta un mercato sul quale le case automobilistiche stanno investendo ingenti somme. Tra le più recenti innovazioni la Local Hazard Information di Ford che informa i conducenti di eventuali situazioni pericolose sulla strada, prima che queste vengano viste o rilevate dai sensori dell’automobile. Ciò è possibile quando le auto sono connesse a internet e comunicano tra di loro.

Volvo punta alla Cina

Un altro esempio che si pone all’attenzione è di Volvo. La casa svedese che ha fatto della sicurezza un vanto ha stretto un accordo con l’azienda cinese leader nel settore delle telecomunicazioni China Unicom. Insieme promuoveranno lo sviluppo della tecnologia di comunicazione mobile basata sullo standard 5G, che consentirà alle automobili di interagire con l’infrastruttura stradale cinese. Ma le auto connesse non lo saranno solamente tra di loro. Comunicheranno con la casa. Ecco che il Gruppo Renault sta sviluppando con Otodo una soluzione che consente interazioni e una comunicazione automatica e sicura tra le vetture e gli oggetti connessi dell’abitazione.

Mobilità connessa, la telematica è il cuore pulsante

Che le auto connesse siano un focus per i costruttori dell’automotive non è una novità nel nostro ambito di specializzazione, quello del fleet management che è incentrato sulla telematica. I fornitori della diagnostica sono ugualmente impegnati nell’espandere il mercato della mobilità connessa.

Recentemente Geotab ha annunciato di avere superato i due milioni di veicoli connessi. In tal modo si è affermata come «la più grande società di telematica al mondo per la gestione delle flotte», spiega una nota.

Dopo aver lanciato la sua soluzione software as a service nel 2006, negli ultimi cinque anni l’azienda ha registrato un tasso di progressione annuo medio del numero di veicoli connessi del 40%. Il balzo in avanti è avvenuto nel primo trimestre 2018, quando la crescita è stata del 100%.

«Da quel momento Geotab è diventata la piattaforma preferita dalle organizzazioni di grandi e piccole dimensioni, flotte pubbliche, private e governative in tutto il mondo, grazie un approccio unico centrato su una piattaforma aperta, capace di catalizzare l’interesse di un ecosistema di partner di livello mondiale all’interno del suo marketplace».

I dati della progressione delle ricariche elettriche

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Oggi i dispositivi Geotab Go sono usati in oltre 130 Paesi. La raccolta di informazioni è interessante: ad esempio, l’ecosistema rileva quasi 3 milioni di ricariche di veicoli elettrici all’anno e il numero è in rapida crescita. Mediamente i clienti di Geotab percorrono 941 milioni di chilometri alla settimana, un numero che equivale a più di 6,3 viaggi verso il sole. E per gli appassionati di big data: oltre 40 miliardi di data point vengono elaborati ogni giorno dai veicoli connessi di Geotab a livello globale.

Il vantaggio – spiega Neil Cawse, Ceo di Geotab – è soprattutto per le auto aziendali. «I nostri clienti e l’intera comunità hanno indubbi benefici in termini di una migliore gestione della flotta tramite l’utilizzo degli insight basati sui dati, che consentono di affrontare le sfide in materia di sicurezza, pianificazione urbana, riduzione delle emissioni inquinanti e altro ancora».

[Approfondisci sul gestionale Geotab che fornisce analisi e suggerimenti per le organizzazioni che stanno valutando l’introduzione di veicoli elettrici nel proprio parco auto]

Oltre i 50 milioni i veicoli collegati alla rete internet

Gli analisti di Idc stimano che i veicoli connessi alla rete internet hanno superato i 50 milioni nel 2019. Il tasso annuo di crescita sfiorerà il 17% fino al 2023, quando dovrebbero arrivare a quota 76,3 milioni, nel mondo.

«La rivoluzione dell’auto connessa è ancora agli inizi e questo rappresenta un’enorme opportunità per l’intero ecosistema. Iniziare il nuovo decennio con un tale successo è per noi un motivo di orgoglio e un traguardo da celebrare – conclude Cawse -. La passione per l’innovazione e la forte attenzione alla sostenibilità, scalabilità, affidabilità e sicurezza ci ha permesso di supportare efficacemente oltre 40mila aziende. Non vediamo l’ora di vedere quale sarà il percorso verso i 3 milioni di veicoli connessi».

A Milano, nel network degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano è stato appena costituito lo Smart & Connected Car diretto dal professor Giovanni Miragliotta. E’ uno spin off spin off dell’Osservatorio sull’Internet of Things già attivo da un decennio.

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