mobilità aziendale Toyota

La mobilità aziendale firmata Toyota passa (anche) da Kinto Europe

La mobilità aziendale firmata Toyota passa anche da Kinto Europe. Il gruppo giapponese ha completato la costituzione di Kinto Europe, dopo avere lanciato il marchio Kinto a inizio 2020. La nuova società di servizi di noleggio nasce dalla JV tra la filiale europea della Casa e il dipartimento finanziario (Toyota financial services); sarà operativa da aprile 2021. Nel progetto, i concessionari saranno i fornitori dei prodotti Kinto: One, Share, Flex e Join. Venderanno, quindi, sia un’auto sia il suo utilizzo “su richiesta”.

Mobilità aziendale Toyota: da costruttori di auto a fornitori di servizi

Che le case automobilistiche stiano trasformandosi profondamente, cavalcando le tecnologie digitali, supportati dalle strutture di finanza interne, è una constatazione che trova conferma nei casi di gruppi europei come Daimler e Bmw che si sono uniti per offrire una risposta alle esigenze di mobilità condivisa.

Nel corso dell’anomalo 2020, car sharing e car pooling hanno visto crollare la domanda a causa dell’emergenza sanitaria, ma per Toyota lo slancio alla diversificazione del business non si è fermato. Forte di una pianificazione avviata nel 2018.

Due anni fa, Toyota ha iniziato a porre le basi necessarie per preparare l’organizzazione Europea all’integrazione dei nuovi servizi di mobilità con le attività esistenti di produzione e distribuzione di automobili.

A tale scopo istituì due nuove entità. Rispettivamente una società di gestione delle flotte (Toyota fleet mobility, con sede a Colonia, Germania) e una di piattaforme digitali (Toyota connected europe, a Londra, Regno Unito).

I prodotti Kinto Europe sono 4

Oggi, da brand, Kinto diventa un’azienda europea, con base a Colonia. Nella convinzione che «la domanda di mobilità intelligente e flessibile continuerà ad aumentare, con un crescente spostamento delle preferenze dalla proprietà all’utilizzo su richiesta».

One è il noleggio a lungo termine con formula all inclusive. Presente in sette mercati europei, ai quali se ne aggiungeranno altri nel 2021. Conta oltre 100.000 veicoli in flotta.

Kinto Share è il car sharing per aziende, clienti pubblici e privati. Attualmente il servizio è attivo in Irlanda, Italia, Danimarca, Spagna e Svezia e a questi si uniranno altri mercati.

In Italia si chiamava Yuko ed a Venezia ha raggiunto 19.000 noleggi e 4.000 clienti iscritti. Grazie alla flotta interamente full hybrid è stato possibile risparmiare oltre 23 tonnellate di CO2 e percorrere un totale di 700.000 km totali per più del 48% del tempo a zero emissioni.

E’ disponibile anche a Milano, Bologna e Cesena, con una formula ‘Station based’ localizzata presso le concessionarie Toyota e Lexus.

Flex è un abbonamento a breve termine, con manutenzione inclusa. Sarà introdotto a breve nel nostro Paese.  Si utilizza l’intera gamma di veicoli Toyota e Lexus in modo flessibile durante l’anno, a seconda delle proprie necessità.

Infine, Kinto Join è il car pooling aziendale. I dipendenti creano un proprio network per gli spostamenti casa-lavoro. Il servizio è stato lanciato in Norvegia e in Italia. Presto sarà introdotto nel Regno Unito.

Leggi del Comune di Roma che azzera i canoni del car sharing.

Il 2020 di Toyota Italia

Nell’anno appena trascorso, il gruppo ha immatricolato 75.250 auto nel belpaese. La quota di mercato è del 5,4%, in crescita di 0,4 punti percentuali rispetto al 2019.

Nel dettaglio, il marchio Toyota ha registrato 71.206 nuove auto, mentre Lexus chiude l’esercizio con 4.044 vetture. Detiene un market share dell’ 1,8% sul mercato premium. Lexus UX 300h ha pesato per circa il 57% sul totale delle vendite del marchio, con 2.303 auto immatricolate.

Si prepara al lancio della versione elettrica nei prossimi mesi, come ha spiegato qui Massimiliano Loconzolo, fleet and Toyota Professional senior manager di Toyota Motor Italia.

Al risultato della Casa ha contribuito in particolar modo la nuova Toyota Yaris.

Nel mese di dicembre, ha confermato i risultati eccezionali del mese precedente, piazzandosi al secondo posto tra le auto più vendute in Italia con 4.946 immatricolazioni. E’ l’ibrida più venduta di sempre in Italia con oltre 143.000 immatricolazioni dalla sua introduzione nel 2012.

Approfondisci sulle auto plug in hybrid 2021.

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