Il Milano Monza Motor Show (Mimo) viene rinviato alla primavera 2021. L’organizzazione di Mimo 2020 informa che la decisione è stata presa a causa del «persistere dell’attuale situazione sanitaria e nonostante le autorizzazioni concesse dalle istituzioni per gli alti standard di sicurezza del format».
Da parte dell’assessora a Turismo, Sport e Qualità della vita del Comune di Milano, Roberta Guaineri, viene il ringraziamento per l’impegno nella preparazione di questa manifestazione e per il senso di responsabilità della decisione.
Il presidente Andrea Levy spiega che il rinvio della 1ª edizione di Mimo vede prevalere la coscienza del comparto automobilistico «che avrebbe giovato della visibilità di pubblico e media e nonostante questo si mostra compatto nel far prevalere il senso di responsabilità per una situazione che necessita l’attenzione di tutti».
Come noto, il Milano Monza Motor Show era caratterizzato dalla particolare configurazione “diffusa”. I test drive di auto ibride ed elettriche si svolgevano in più luoghi della città, compreso l’autodromo di Monza. Particolare attenzione era posta nella digitalizzazione: le informazioni sulel auto si ottenevano attraverso un QR Code posto davanti ad ogni modello.
Milano Monza Motor Show rinviato: event industry al collasso
In queste ore, l’event industry è molto combattuta di fronte a decisioni risolutive da prendere sullo svolgimento dei grandi eventi in presenza. In Lombardia, in particolare, si osserva con estrema attenzione l’evoluzione dei contagi da Covid19 sia nel capoluogo sia nelle province.
Tuttavia, gli ultimi aggiornamenti del governatore Attilio Fontana – del 21 ottobre – non riguardano gli eventi, ma solamente il divieto di organizzare “sagre e fiere di comunità”. In accordo con il Dpcm del 18 ottobre, che autorizza lo svolgimento di fiere negli appositi quartieri espositivi.
Nei giorni scorsi, le associazioni di categoria dell’industria degli eventi hanno espresso forte criticità rispetto alle decisioni di Governo sul divieto di congressi e convegni.
Il settore genera un indotto di 64,7 miliardi di euro con un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi. L’Italia rappresenta la sesta nazione al mondo per revenue generato da eventi e congressi, che impiega 569mila addetti, secondo i dati di Federcongressi&eventi.
Per porre all’attenzione la gravità in cui versa, martedì 27 ottobre dalle ore 10 alle 13 è stata organizzata una manifestazione davanti a Palazzo Chigi.
A Padova Auto e Moto d’Epoca fino a domenica 25 ottobre
Intanto a Padova è cominciato ieri di Auto e Moto d’Epoca, tra i più importanti appuntamenti internazionali dedicati ai veicoli storici.
Si svolge in fiera e presenta il genio italiano dei bolidi artigianali del dopoguerra. Dalle moto di Genesio Bevilacqua ai prototipi della leggenda Porsche.
Tra le presentazioni, l’anteprima europea della nuova Mercedes classe S. La nuova Bentayga, il Suv di Bentley e due McLaren, la 720 Coupé e la 600LT Spyder.
Tra le curiosità, la vettura più antica: una Bugatti T13 che compie 100 anni.
Invece, tra le più rare c’è una sportiva ASA 1000 GT del 1965. E’ la famosa “Ferrarina” nata da un’idea di Enzo Ferrari, telaio di Giotto Bizzarrini, meccanica di Carlo Chiti e carrozzeria Bertone, per non dimenticare il design di un giovanissimo Giorgetto Giugiaro.
Allo stand di “Aci storico”, direttamente dalla flotta della Presidenza della Repubblica si può vedere la Maserati Quattroporte blindata del 1983. Accompagnava Sandro Pertini durante gli impegni istituzionali.
Ad Auto e Moto d’epoca a Padova spazio anche agli anniversari dell’automotive: i 110 anni di Alfa Romeo e gli 85 del marchio Jaguar; i 60 di Lancia Flavia e i 50 di Range Rover cui dedichiamo la rubrica “Director’s Cut” sul prossimo numero di MissionFleet (numero 5/2020).