Nel mercato flotte di Toyota Italia sta per entrare la nuova generazione della C-HR, il C-Suv che la casa giapponese commercializzerà a partire da inizio 2024.
Anzi: per essere precisi l’auto giapponese – ma costruita in Europa pensando agli utenti del Vecchio Continente – è giù ordinabile e sta per arrivare nelle concessionarie. Tutto pronto, quindi, per l’arrivo della vettura anche nelle flotte aziendali e in quelle del noleggio a lungo termine, che sempre più rappresentano una sfida per il brand nipponico.
In occasione del test drive della C-HR, cui Missionline ha partecipato, il general manager flotte Ennio Liberali spiega il presente e il futuro di Toyota Italia.
Che importanza ha il mercato flotte di Toyota Italia?
«Per noi è fondamentale fare il punto su quella che è l’evoluzione del mercato flotte. Ma soprattutto l’importanza che avrà questo prodotto all’interno del mercato corporate. Un mercato corporate che sta crescendo molto di più al punto che una vettura su 4 viene venduta all’interno del canale del noleggio a lungo termine».
La C-HR è un Suv di segmento C. Cosa rappresenta per il mercato del noleggio a lungo termine?
«Oggi il segmento C-Suv è quello più pesante e più importante col 16% di mix all’interno del mercato del noleggio. Un segmento che si sta evolvendo sempre di più verso il cliente fleet o coporate.
Dal 2019 a oggi, questo segmento ha aumentato la sua quota di mercato tra le flotte: basti pensare che se 4 anni fa rappresentava il 41% oggi è esattamente la metà. Dove il restante 50% o costituito dai privati».
Cosa ha significato e cosa significa per Toyota Italia il C-HR?
«Vorrei rendere omaggio per quello che è stato e ha significato per Toyota Italia la prima generazione di C-HR: 20.000 unità vendute dal lancio del 2016. Naturalmente rappresenta la prima car line tra i C-Suv elettrificati. Se torniamo un po’ indietro nel tempo, 7 anni fa sembravamo dei pazzi a uscire anche nel canale flotte con una vettura Full hybrid. Oggi tanti concorrenti ci sono venuti dietro. Nel frattempo C-HR ha iniziato a conquistare fette di mercato importanti con la prima generazione. Ora non resta che vedere cosa succederà con questa seconda serie che andrà incontro a quelle aziende che oggi puntano a questo segmento».
Che peso ha la C-HR nel mercato flotte di Toyota Italia?
«Una notevole importanza. Basti pensare che C-HR, a partire dal lancio, ha ricoperto il 20% del peso sulle nostre autovetture vendute nel canale flotte. Metteremo a disposizione sempre più forze per un prodotto sempre più innovativo, proprio per essere competitivi in un segmento che è sempre più importante. Questo segmento dei C-Suv sta crescendo sempre di più nel canale del noleggio auto a lungo termine.
Siamo veramente orgogliosi, nella prima generazione, di essere andati incontro alle esigenze di grandi multinazionali che hanno sposato per la loro car list il nostro prodotto. Naturalmente ci sono tantissime aziende che hanno sposato la tecnologia Toyota».
La nuova Toyota C-HR è elettrificata…
«Ad oggi stiamo celebrando a tutti gli effetti l’introduzione di questa nuova generazione, che completa l’offerta di Toyota all’interno del segmento dei C-Suv. Una offerta che anche per i clienti corporate vede la praticità di Corolla Cross oltre che di C-HR. Gli “user-chooser” – ossia quei clienti aziendali che scelgono la propria company car e la scelgono anche per un uso privato – sono guidati dallo stile e delle emozioni che il prodotto suscita. E per questo la C-HR fa al loro caso.
Ribadisco che la nuova CH-R va a completare la nostra gamma Suv. Una gamma che va dal segmento B-Suv fino a Rav4. Una gamma Suv che è totalmente elettrificata: si passa dal full hybrid di yaris cross, al plug in di Rav 4 e di C-HR e si arriva fino al D-Suv di bZ4X.
Oggi abbiamo una offerta elettrificata, un approccio multitecnologico che soddisfa tutte le esigenze dei clienti. A iniziare dal cliente corporate, che sta sposando sempre di più la via della transizione energetica.
Per quanto riguarda i clienti corporate – quindi il canale del noleggio a lungo termine – avremo a disposizione naturalmente la C-HR 1,8 e 2,0 full hybrid. Ci saranno dei pacchetti dedicati».
Quali aziende andrete a soddisfare con la nuova Toyota C-HR?
«Con questa nuova generazione andremo a soddisfare quelle aziende che ricercano un ulteriore step nella mobilità: avere a disposizione anche all’interno di questo segmento una proposta del plug in hybrid. All’interno del comparto del noleggio, infatti, le Phev rappresentano il 10% contro il 4% del totale del mercato italiano».
Senza dimenticare la proposta Kinto anche per le flotte..
«Grazie alla nostra proposta Kinto, potremmo far leva su una proposta molto aggressiva. Abbiamo un prodotto nuovo: che sfrutterà il binomio prodotto-servizio. Grazie a questo che è il noleggio a lungo termine di Toyota abbiamo messo nuovi servizi a disposizione delle “nostre” aziende. Si va dalllo sharing al noleggio mensile flessibile fino al carpooling aziendale.
Grazie a Toyota C-HR avremo un elemento in più per sfruttare anche questi servizi e avere una proposta completa al 100%. E qui lo sottolineo: sia di prodotto che di servizio.
Per Toyota la nuova C-HR sarà un “game changer“. E lo sarà anche nel mercato flotte per 4 motivi principali:
– andremo a sfruttare un elemento strategico per il mercato flotte
– lo faremo sfruttando l’heritage del prodotto (ossia tutto ciò che abbiamo costruito in questi 7 anni)
– andremo a sfruttare il potenziale del plug in
– potremo contare su un’offerta Kinto molto aggressiva».
(Leggi di più sulla nuova C-HR su Toyota.it)