Il mercato italiano dell’auto ha aperto il 2025 nello stesso modo in cui ha chiuso l’anno scorso: in rosso. Nel mese di gennaio, le Passenger Cars hanno registrato una flessione media del 5,85%, con il calo più marcato riguardante i veicoli commerciali leggeri, che segnano un pesante -17,3%. Anche la crisi del noleggio perdura: il lungo termine registra una flessione dell’11,89%, mentre al breve termine va peggio 22,89%.
Le tendenze nelle alimentazioni nel mercato auto italia 2025
Nel primo mese del 2025, le auto a benzina hanno registrato un’inattesa crescita nelle immatricolazioni, arrivando a coprire quasi il 54% del mercato. D’altro canto, la crescita dell’elettrico continua a fare passi da gigante. Le immatricolazioni di auto BEV (Battery Electric Vehicles) sono aumentate del 123%, portando le auto completamente elettriche a una quota di mercato pari al 5%. In questo panorama, le auto ibride full si sono mantenute stabili rispetto al gennaio 2024, mentre le plug-in hybrid, dopo un periodo stagnante, sono cresciute del 22%.
Al contrario, il gasolio continua a perdere terreno, con un calo significativo del 29% nelle immatricolazioni.
Nonostante questi segnali di transizione verso motorizzazioni più ecologiche, l’industria si trova ancora lontana dai target europei di riduzione delle emissioni di CO2, fissati dall’Unione Europea, e l’adattamento completo a tali normative sembra essere un processo lungo e complesso.
L’andamento delle vetture
Canale di Vendita | Immatricolazioni (Unità) | Variazione (%) | Emissioni Medie (g/km CO2) | Sanzioni Teoriche (Milioni €) |
---|---|---|---|---|
Totale mercato Passenger Cars | 134.652 | -5,85% | 119 | 321 |
Privati | 85.343 | -3,44% | 119 | 210 |
Auto-immatricolazioni | 11.425 | -0,53% | – | 22 |
Società (proprietà e leasing) | 6.870 | -5,18% | 139 | 30 |
Noleggio a lungo termine | 26.646 | -11,89% | 111 | 44 |
Noleggio a breve termine | 4.368 | -22,89% | 130 | 15 |
La crisi dei veicoli commerciali leggeri
Canale di Distribuzione | Immatricolazioni (Unità) | Variazione (%) | Emissioni Medie (g/km CO2) | Sanzioni Teoriche (Milioni €) |
---|---|---|---|---|
Totale mercato LCV | 14.210 | -17,3% | 190 | 49 |
Privati | 155 | -6,88% | 193 | – |
Aziende | 117 | -1,83% | 197 | – |
Noleggio a breve termine | N/A | -51,58% | 217 | – |
Noleggio a lungo termine | 1.917 | -29,39% | 180 | – |
Auto-immatricolazioni | N/A | -30,36% | – | – |
Il dilemma del Green Deal e le multe teoriche
Un altro tema caldo riguarda le possibili multe che potrebbero colpire i costruttori italiani. Secondo Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia, l’industria automobilistica italiana potrebbe trovarsi di fronte a 370 milioni di euro di multe teoriche accumulate solo nel primo mese del 2025. La causa di questo possibile scenario è l’alto livello di emissioni di CO2 delle auto immatricolate. In Italia, nel mese di gennaio, la media delle emissioni di CO2 per le auto immatricolate è stata di 119 g/km, ben lontana dai 93,6 g/km previsti come target europeo. Per i veicoli commerciali, la media è di 190 g/km, lontanissima dal target di 153,9 g/km.
Saladino commenta con preoccupazione: “Si capisce immediatamente lo scollamento dalla realtà di chi ha imposto le regole. In un solo mese, l’Italia rischia multe teoriche per centinaia di milioni di euro.” Il suo appello è chiaro: “Il Green Deal va cancellato. Dev’essere il mercato a decidere cosa premiare, l’industria a decidere cosa produrre, e le istituzioni a indagare i responsabili di tale disastro.”
Il mercato auto Italia 2025 per Marca: andamento e multe per emissioni
A gennaio 2025, Fiat è tornata in cima alla classifica dei marchi più venduti, mantenendo gli stessi livelli di immatricolazioni rispetto allo stesso mese del 2024, con 16.328 nuove targhe (un incremento di 82 unità). Dacia si posiziona al secondo posto, con un significativo aumento del +11,1%, superando Toyota (+0,1%) e Volkswagen (-9,3%). Tra i marchi con performance eccezionali, spiccano Mercedes, con un incremento del +40,4%, e MG, che segna un +45,5%, grazie a una robusta iniezione di targhe nel noleggio a lungo termine (circa 1.500 unità). In controtendenza, DR registra un forte calo del -46,8%.
Per quanto riguarda le sanzioni teoriche per le emissioni di CO2, le seguenti marche hanno accumulato i seguenti debiti:
Marca | Immatricolazioni (gennaio) | Emissioni Medie (g/km) | Obiettivo (g/km) | Sanzioni teoriche (€) |
---|---|---|---|---|
Fiat | 16.328 | 115,2 | 97,5 | 28 milioni |
Dacia | (Dati non specificati) | 109,2 | 99 | 11 milioni |
Toyota | (Dati non specificati) | 95 | 97,2 | Credito di 2 milioni |
Volkswagen | (Dati non specificati) | 126 | 94,4 | 26 milioni |
BYD | (Dati non specificati) | 13,5 | 88,8 | Credito di 6 milioni |
Per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri (LCV), la grande novità di gennaio è che Ford ha sorpassato Fiat diventando il leader di mercato, con un incremento delle immatricolazioni del +18,2%. Fiat, invece, ha visto un drastico calo delle immatricolazioni del -31,4% rispetto a gennaio 2024. Iveco, pur registrando un decremento del -27,9%, è la terza marca con oltre 1.000 unità immatricolate.
A livello di gruppi, Stellantis continua a soffrire, con una perdita del -15,5% delle immatricolazioni, pur mantenendo una quota di mercato del 31,4%. Il Gruppo Volkswagen ha una quota del 15,5%, ma con performance deludenti da parte di Seat (-34,9%) e Porsche (-22,1%). Il Gruppo Renault mantiene una quota di 13,1%, nonostante le pesanti flessioni di Nissan (-28,9%) e Renault (-21,3%). Toyota possiede il 7,9% di quota di mercato, mentre Hyundai-Kia restano stabili al 5,7%.