Un altro mese in rosso: settembre 2024 ha visto il mercato dell’auto in negativo, con una flessione dell’11% per le Passenger Cars e tutti i canali della distribuzione col segno meno, in particolare il noleggio a lungo termine e le auto-immatricolazioni, entrambi a -24%.
Ancora peggiore la performance del comparto Light Commercial Vehicles: -20%. Anche in questo caso i disavanzi più evidenti sono quelli del NLT e delle auto-immatricolazioni.
Numeri con confermano il trend allarmante per il circolante nazionale verso il 2035 fatto più di storiche che di auto a zero emissioni.
Mercato auto Italia, per alimentazioni
A livello di alimentazioni, settembre ha portato a un’altra infornata di consegne di auto elettriche (+27%, quasi 2.000 Tesla, 473 Volvo e 561 Peugeot su 6.308 targhe) mentre restano in profonda crisi le plug-in hybrid (-27%) e in forte flessione anche le nuove targhe di auto a benzina e diesel (comprese le mild hybrid), entrambe a -17%. Continua invece il buon andamento delle immatricolazioni delle full hybrid (+11%), mentre le auto a gas appaiono stabilizzate.
A livello di fondi residui per gli incentivi statali, vanno verso l’esaurimento anche quelli della fascia di emissioni di CO2 compresa tra i 61 e i 135 g/km: alla data di ieri rimangono da erogare meno di 46 milioni di euro (a fine agosto erano circa 90), mentre per quelli della fascia tra 21 e 60 g/km (destinati alle plug-in hybrid) sono rimasti praticamente intatti rispetto a un mese fa (sono disponibili ancora 85 milioni di euro).
Proiezione a fine anno
Dopo 9 mesi, le nuove Passenger Cars targate sono state 1.206.000, appena 25.000 in più del 2023 (+2,1%), con i privati che fanno un po’ meglio della media del mercato (+5,8%) e circa 38.000 targhe aggiuntive, gli acquisti aziendali diretti con un calo equiparabile a quello medio del mercato (-2,6%) e il long rent fortemente penalizzato (-16,5%) con una perdita di oltre 47.000 unità. Rimangono in attivo, invece, lo short rent (+24%) e le auto-immatricolazioni degli Oem e dei dealer (+19%), che nella prima metà dell’anno hanno contribuito a mantenere a galla il mercato.
Mercato Italia 2024 veicoli commerciali
Il risultato dei veicoli commerciali leggeri, soprattutto dopo il giro di boa, desta allarme: dal +17,5% accumulato fino a giugno, si è scesi a +7%, con circa 142.000 immatricolazioni complessive, appena 9.000 in più del periodo gennaio-settembre 2023. A sostenere al di sopra della linea di galleggiamento il mercato degli LCV sono soprattutto le società che acquisiscono i mezzi con la formula della proprietà o del leasing (+8%) e il noleggio a lungo termine (+9,2%) che, nonostante il brusco stop degli ultimi mesi, rimane il sistema di acquisizione prediletto da un cliente su tre.