mercato auto Lcv 2023

Mercato auto e Lcv 2023, Scandalo doppio conteggio per le elettriche?

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Continua il trend al rialzo per il mercato dell’auto e degli Lcv in Italia, nel 2023. Anche se la sensazione è che la spinta naturale si stia esaurendo. Crescono, invece, le forzature, cioè le km zero.

Nel primo mese dell’ultimo trimestre 2023 le immatricolazioni sono cresciute del 20% (oltre 23.000 unità in più), ma il canale delle auto-immatricolazioni ha fatto segnare un balzo in avanti del 71%. Le concessionarie e le Case auto hanno intestato a sé stesse oltre 16.000 vetture (quasi il 12% dell’intero mercato Passenger Cars di ottobre). Sfiorando le 7.000 targhe aggiuntive rispetto allo stesso mese del 2022.

I dealer hanno auto-immatricolato oltre il 50% in più, mentre gli Oem sono passati dalle “fisiologiche” 300 targhe dell’ottobre dell’anno scorso a quasi 2.500. Da notare che le auto-immatricolazioni di ottobre sono state per il 60% di modelli a benzina (quindi di auto che si riescono a vendere) e che le vetture a corrente sono più che raddoppiate (passando da 500 a più di 1.000 unità, cioè quasi un quinto di tutte le immatricolazioni di auto a batteria del mese).

mercato auto Lcv 2023

Auto immatricolazioni e Noleggio i trend

Crescita del 300% per il canale del noleggio a breve termine nelle auto-immatricolazioni di Bev. Si tratta di piccoli numeri: dalle 25 unità di ottobre 2022 alle 100 di quest’anno. L’impressione è però che non siano affatto automobili acquistate dai rent-a-car in maniera spontanea, per rispondere a un’esigenza reale del mercato, quanto piuttosto un’altra opportunità dei costruttori per lo smaltimento di auto che pochissimi vogliono realmente acquistare.

Nel cumulato annuo, le auto-immatricolazioni hanno già raggiunto le 133.000 unità, quasi 40.000 in più rispetto ai primi 10 mesi del 2022. Con un incremento del 41%, oltre il doppio a paragone del mercato totale che invece cresce del 20%. Ma rimane comunque su livelli nettamente più bassi rispetto all’epoca pre-pandemia. Da gennaio a ottobre sono state targate complessivamente 1.320.000 automobili nuove, nel 2019 furono invece oltre 300.000 in più.

Privati nel mercato auto 2023

A ottobre l’andamento del canale dei privati è positivo, con un tasso di crescita allineato alla media del mercato. Lo stesso trend si registra per le immatricolazioni delle Società in proprietà e in leasing, mentre il noleggio a lungo termine, dopo le eccellenti performance della prima parte dell’anno, ha esaurito la sua corsa al rialzo.

A ottobre, infatti, le nuove targhe sono quasi l’esatta fotocopia dello stesso mese del 2022. Identica tendenza per il canale del noleggio a breve termine: il volume delle immatricolazioni è invariato.

Veicoli commerciali a tutto noleggio

Nell’ambito dei veicoli commerciali leggeri, prosegue la rincorsa al consolidamento della crescita, nel secondo semestre. +29% luglio, +37,5% ad agosto, +42,7% a settembre e un risultato identico a quello del mese precedente a ottobre, +42,4%.

In questo caso, però, il contributo del canale dei “privati” (cioè ditte individuali, artigiani e professionisti) è nettamente inferiore alla media del mercato (+13%). Mentre è un po’ più vivace per le società che acquistano direttamente (+29%, comunque inferiore alla media del mercato LCV).

Protagonista del mercato dei mezzi da lavoro a ottobre (come avvenuto a settembre) è il canale del noleggio a lungo termine: +67%. Ormai il NLT vale in termini di volumi oltre un terzo dell’intero mercato. Elemento comune al comparto Passenger Cars, invece, è la performance delle auto-immatricolazioni, che a settembre sono più che raddoppiate (+114%).

mercato auto Lcv 2023

Previsioni e commento al mercato auto e Lcv 2023

Visto l’andamento del mercato a ottobre, il forecast di Dataforce per la chiusura di quest’anno è stato leggermente ritoccato al ribasso per il comparto Passenger Cars, e al rialzo per i Light Commercial Vehicles: per le auto la previsione ipotizza un totale di nuove immatricolazioni di 1.560.000 unità (+18%) e per i mezzi commerciali di 173.000 targhe (+14,1%).

“Se da una parte si potrebbe essere indotti a pensare che le km0, più che a fare quota o obiettivi, siano richieste per ridurre lo sforamento dei limiti di emissioni di CO2 imposti, dall’altra non si può che constatare che le elettriche nel mix delle km0 non sono le principali, anche se restano troppe per una domanda di mercato che si è spenta”. Commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia.

Attenzione al doppio conteggio Bev

“Per capirci: il 45% di tutte le km0 fatte quest’anno hanno sono già passate di mano (quasi 1 su 2), ma solo 1 elettrica su 4 è stata ceduta, le altre 3 sono ancora parcheggiate in concessionaria. Di quel 25% uscito dallo stock, il 30% viene radiato per esportazione, mentre la media delle radiazioni sullo stock di qualsiasi tipo di alimentazione è inferiore al 5%, perché un cliente in Italia lo trovano.

Mi piacerebbe sapere se le BEV esportate in EU e anche extra-EU avranno le stesse difficoltà di trovare il loro nuovo proprietario come sta succedendo qui in Italia, perché farle girare in questo modo serve solo a contare nuove targhe in tutti i paesi in cui vengono spedite, ma sugli stessi telai. Qualcuno sa se questi doppi conteggi valgono anche per il calcolo delle emissioni da mandare alla Commissione EU? Si contano le targhe o i telai?”.

 

–> Mercato a parte, per chi ambisce a una moderna Bev per le proprie esigenze, specialmente quando è inconfutabilmente prestante, ecco la prova della Polestar 2 Performance. Rivale acerrima di Tesla.

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