Risultato in apparenza positivo per il mercato auto Italia, a luglio 2023 segna +8,76% rispetto al 2022, ma lo slancio però rallenta: il saldo gennaio-luglio è +20,89%, a giugno era +22,83% e la metà delle immatricolazioni incrementali è ascrivibile alle km 0.
La domanda secondo molti concessionari rallenta e si sommano anche i danni delle violente grandinate, che rinviano le immatricolazioni. Risultato: le 119.814 immatricolazioni Passenger Cars di luglio 2023 sono il peggior risultato dal luglio 1980, se si esclude il 2013. Solo il noleggio a lungo termine cresce a ritmo doppio, rispetto al mercato: +16,42%. Mentre la performance dei privati è in linea con la media: + 8,98%.
Immatricolazioni Auto aziendali
Un po’ inferiore il dato delle immatricolazioni dirette aziendali: + 6,86%. Infine, le nuove targhe del noleggio a breve termine a luglio si sono quasi fermate: -66,79%, per le mancate immatricolazioni e consegne causate dalla grandine. Nei 7 mesi, però, il dato cumulativo rimane di crescita: +53%.
Immatricolazioni LCV
Per i veicoli commerciali leggeri (LCV) luglio è nettamente migliore rispetto alle auto: +28,74%, con un volume aggiuntivo di oltre 3.400 mezzi. Aumentano le società che acquistano direttamente i propri veicoli da lavoro, ma con un tasso che è metà della media di mercato: +13,7%. Le ditte individuali, gli artigiani e i professionisti, sono stabili: +0,81%.
A sostenere il mercato, dunque, sono i canali del noleggio: il lungo termine (+47,99%) e il breve termine (+70,13%). Il long rent si conferma seconda forza del mercato dei veicoli commerciali leggeri, con una quota che sfiora il 32%. Il recupero dei rent-a-car da gennaio a luglio è sostanzioso perché sfiora il 70%.
Da segnalare anche per gli LCV l’aumento delle auto-immatricolazioni, che a luglio sono raddoppiate.
Previsioni mercato auto Italia 2023
Nel cumulato dei primi 7 mesi, il mercato Passenger Cars si avvicina al milione di nuove targhe, con un incremento di 166.000 unità sul 2022 (+21%). Ma rimane sotto al risultato del 2021 di circa 34.000 targhe e, soprattutto, distante anni luce dall’ultimo anno ante-Covid, il 2019, quando da gennaio a luglio furono immatricolate 275.000 auto in più. La previsione Dataforce vede a fine anno 1,6 milioni di nuove immatricolazioni Passenger Cars (+21%) e 165.000 Light Commercial Vehicles (+8,8%).
“Il peggior luglio dal 1980, se si esclude quello del 2013”, commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia, “ancora tanti “vecchi” clienti in attesa della loro auto, molti sfortunati causa grandine che ha danneggiato migliaia di vetture nei piazzali, e con tante altre km 0 che non ci si spiega perché vengano targate, come se il prodotto che viene ordinato non è quello che le case vogliono mettere su strada.
Un mercato reale (che è quello che fanno i clienti) sempre più scollato dai piani dei produttori, elettrico che ancora non arriva al 4% ed emissioni medie che non si schiodano dai 121 g/km (con luglio a 122…), nonostante i proclami. Ma perché andare incontro ai consumatori quando mai si era guadagnato così tanto con così pochi volumi?”