Il mercato delle auto chiude in rosso anche a febbraio. Non c’è pace per l’automotive, che dopo la partenza con il piede sbagliato di gennaio (-7,49 le immatricolazioni delle passenger cars), saluta il secondo mese dell’anno a -2,34% per le vetture passeggeri. La bilancia ritrova un timido equilibrio grazie ai light commercial vehicles, in saldo attivo. Ma soprattutto grazie al mercato parallelo che tocca quota 9% in Italia. Ecco quanto Dataforce mette in evidenza nella sua puntuale analisi, che troverete più approfonditamente anche sul numero 2 di Mission Fleet cartaceo (numero di aprile-maggio)
In tutto, sono stati immatricolati 192.033 veicoli (Passenger Cars + Light Commercial Vehicles), a fronte dei 196.089 del febbraio 2018 (-2,07%).
Questi dati non comprendono le importazioni parallele, che a febbraio sono state 19.066 rispetto alle 13.595 del precedente. Il forte incremento di questo segmento, cresciuto di oltre il 40%, riporta in positivo il dato complessivo delle immatricolazioni nel mese: +0,67%, con un totale di 211.099 nuove targhe.
Il mercato delle auto chiude in rosso anche a febbraio: vetture ufficiali e mercato parallelo
Le vetture ufficiali sono state 178.144: 4.262 in meno, pari a un decremento del 2,34%.
E ancora: 13.889 autocarri leggeri ufficiali (con un saldo positivo di 206 unità, corrispondenti a una crescita dell’1,51%); 18.605 vetture parallele (5.448 in più, pari a un incremento del 41,41%). Infine, 461 Lcv paralleli (23 in più, corrispondenti a un aumento del 5,25%).
canali di importazione non ufficiali hanno dunque contribuito a far passare da negativo a positivo il bilancio, e hanno raggiunto una quota ancora più forte.
Bene le flotte aziendali, male il noleggio Nlt
Tra le passenger cars ufficiali risulta molto positivo il risultato dei privati: la market share torna ad attestarsi al 61,26%.
In ugual maniera, le vendite dirette aziendali progrediscono del 10,51%. Male, invece, gli altri canali di distribuzione: il noleggio a lungo termine ha perso il 14,69% (dopo il pesantissimo -19,16% di gennaio), il breve termine è sceso del 17,98%, le auto-immatricolazioni dei concessionari sono calate del 14,44% e quelle degli OEM del 72,03%.
Per il 2019, Dataforce prevede il raggiungimento di 1.865.000 immatricolazioni di passenger cars, con una quota dei privati in leggero decremento (market share del 59%, pari a circa 1,1 milioni di unità vendute).
Il noleggio a lungo termine arriverà a 255.000 immatricolazioni (quota di mercato del 13,7%, in regresso), il noleggio a breve a 170.000, anch’esso in calo, e le auto-immatricolazioni (demo e km zero) dei concessionari e dei costruttori a quota 250.000, con uno share del 13,4% in forte contrazione.
Il milione e 800mila di nuove targhe ipotizzato da Dataforce rappresenterebbe una flessione del 2,5%.
Andamento mercato auto: conclusioni
Per la società di analisi di mercato nell’automotive – in questa raccolta altre notizie – il quadro è di un comparto che mostra evidenti segnali di difficoltà, cui si aggiunge “l’incerta politica di un Governo che in tema di incentivi ecologici è stato in grado di proporre soltanto un provvedimento di scarsa portata – spiega una nota-, mentre ha penalizzato con un’ulteriore gabella le auto con emissioni di CO2 superiori a 160 g/km”.
Fra un mese capiremo se i privati hanno deciso di anticipare i loro acquisti prima dell’entrata in vigore dell’ecotassa “oppure se questo tasso di crescita è più solido di quello che pensiamo”, conclude la ricerca.