Masternaut e la gestione delle flotte auto si fa sempre più tecnologica. Dati storici in tempo reale, certificazione ambientale e misurazione della transizione energetica dei parchi auto sono le innovazioni più recenti della piattaforma Connect.
L’azienda del gruppo Michelin, con sede principale nel Regno Unito, è giunta ad una fase nuova della propria attività al fianco delle imprese. Ora che l’emergenza Covid19 sembra passata, il marketing manager Enrico Della Torre ci aggiorna sulla strategia in Italia.
Spesso la partita della gestione flotte auto si gioca sulla telematica: quali dati può veramente utilizzare un fleet manager?
«La nostra piattaforma SaaS di monitoraggio della flotta è alla quarta generazione. Oggi supporta una vasta gamma di soluzioni per la gestione della flotta e fornisce dati storici e in tempo reale. Questi consentono al fleet manager di comprendere a colpo d’occhio l’attività. Insomma: dà una visione d’insieme. Disponiamo di moduli per la reportistica e analisi approfondite dello stile di guida, dei km, dei consumi e delle emissioni CO2, infine della manutenzione».
Quali novità ha introdotto?
«I moduli del 2021 sono MoveElectric per governare la transizione energetica. Poi l’opzione per la gestione dei veicoli elettrici grazie al nostro brevetto di collegamento al Canbus senza utilizzo delle prese diagnostiche. Infine, un nuovo modulo per la gestione della manutenzione.
La piattaforma è stata progettata in modo da contenere le funzionalità in un solo portale, con la possibilità di aggiungere singoli moduli.
Da sempre progettiamo software complessi in tutto il mondo. Questo ha da sempre garantito risparmi attraverso il monitoraggio dell’intero ciclo produttivo. Risparmi che riguardano il personale, il rischio impresa, l’impatto ambientale, il servizio al cliente, la finanza e la direzione generale».
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Se ci sono accordi sindacali, per le auto in fringe benefit i fleet manager non possono utilizzare geolocalizzazione: come regolarsi?
«Masternaut è molto attenta in materia di privacy e di protezione dei dati. Per questo abbiamo messo in campo alcune soluzioni.
Nello specifico caso delle auto in fringe benefit prevediamo la possibilità di escludere la parte localizzativa dalle funzioni e utilizzare tutte le altre come km, consumi e manutenzione.
Nel caso, invece, di utilizzo di veicolo strumentale, ma anche ad uso privato, abbiamo sviluppato un dispositivo installato sul cruscotto per consentire al driver di selezionare l’utilizzo in modalità privacy. Il conducente esclude la rintracciabilità selezionando questa modalità. Non verrà tracciata la posizione, ma sarà possibile visualizzare nella piattaforma il chilometraggio suddiviso tra professionale e perconale».
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Per certificare la sostenibilità, si possono utilizzare i dati della telematica e Masternaut ha una funzionalità specifica in Connect?
«Il cambiamento climatico è una minaccia per il nostro pianeta. Poiché le normative europee vengono rafforzate per ridurre le emissioni di CO2, anche le aziende hanno un ruolo chiave da svolgere per diventare conformi e affrontare il problema.
Utilizzando la telematica Masternaut, i nostri clienti risparmiano complessivamente 230.000 tonnellate di CO2 ogni anno. Si tratta di 87.800.000 litri di carburante!
Il nostro programma di certificazione di CO2 della flotta, verificato da The Energy Saving Trust, premia gli sforzi per migliorare le prestazioni ambientali e ridurre le emissioni delle aziende.
Grazie alla nostra tecnologia brevettata abbiamo avviato da tempo questo programma di certificazione. Lo realizziamo grazie al nostro team del professional service e all’analisi dei dati che provengono dai nostri strumenti».
Come funziona la vostra soluzione Pulse e che vantaggi pratici dà?
«Pulse è un potente dispositivo telematico Gps da inserire nell’accendisigari da 12V. Abbinato alla nostra piattaforma Connect e alle nostre app, permette al fleet manager di ottenere visibilità sulla flotta in tempo reale. E di ottenere reportistiche storiche approfondite.
Può essere assegnato a qualsiasi veicolo/conducente e fornisce informazioni sulla posizione, sulla velocità e sul chilometraggio. Questo contribuisce a migliorare l’efficienza e la sicurezza del personale, la soddisfazione dei clienti e, di conseguenza, i risultati aziendali.
Si tratta di un prodotto di nuova concezione, autoinstallante. Nel senso che non occorre il fermo macchina per l’installazione. Equipaggiare flotte corporate, flotte terze ad uso aziendale, flotte a noleggio dei corrieri e tutte quelle per le quali non è possibile un’installazione permanente.
In abbinamento forniamo anche un’app per il driver che visualizza i percorsi effettuati. Permette anche di poterli classificare (percorso professionale o privato, per esempio), di aggiungere eventualmente commenti e di inviare automaticamente al proprio responsabile rapporti di viaggio per approvazione o richieste di rimborso chilometrico. A questo si unisce la funzione di vehicle check per segnalare al fleet manager eventuali anomalie a bordo o problemi di manutenzione, infine segnalare danni».
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Come funziona MoveElectric?
«E’ una soluzione per gestire la transizione energetica dei parchi veicolari. Il suo obiettivo è identificare i tragitti suscettibili di essere realizzati da veicoli elettrici al posto di modelli termici.
A tal proposito abbiamo inserito un modulo specifico nella nostra piattaforma Connect, che grazie ai dati raccolti dai dispositivi installati sottopone la flotta alle analisi necessarie per la transizione. La ricerca tiene conto dei bisogni delle aziende e delle abitudini di lavoro.
La comparazione in tempo reale tra modelli termici e elettrici permette di definire i veicoli zero emissioni più adatti. MovElectric valuta anche la riduzione delle emissioni di CO2 e i guadagni finanziari ottenuti. Tutto è calcolato leggendo le informazioni provenienti direttamente dai veicoli utilizzati. Questo permette una lettura molto precisa di quello che è immediatamente realizzabile senza disturbare i flussi di lavoro.
Con i veicoli che vengono rinnovati regolarmente per ridurre i costi di manutenzione e limitare i possibili tempi di fermo, gli operatori e i gestori devono avere informazioni approfondite sui modelli di mobilità complessivi delle loro flotte. Ad esempio, le distanze medie di viaggio, i tempi di inattività disponibili per la ricarica, l’infrastruttura presente nelle località di destinazione e lungo i tragitti.
Tutte queste sono informazioni fondamentali per ottimizzare la composizione del parco auto a combustione regolare, motorizzazione ibrida o elettrica. Con nuove normative in vigore, ridurre l’impronta ambientale aziendale è da oggi un must.