Sergio Marchionne, amministratore delegato di FCA e presidente Ferrari, ha approfittato della presentazione del nuovo progetto di circuito stradale per il test di veicoli connessi, cooperativi e a guida autonoma di Rovereto e della lectio magistralis per la laurea ad honorem in ingegneria industriale ricevuta nel Polo di Meccatronica della città Trentina per fare il punto sul futuro del settore automotive. Non lesinando critiche e sferzate a un mondo che ormai si crede elettrificato e a guida autonoma, condita dalla consueta ironia. Tanta ironia che ha, come di consueto, messo anche Crozza nel suo intervento ieri sera a Che Tempo che fa su RaiUno condotto da Fabio Fazio e Fabio De Luigi, dove il “suo” Marchionne ha pontificato sul mondo delle corse (rivedilo qui. Attenzione link che richiede una registrazione gratuita).
Marchionne e la sua visione del mondo elettrificato e della guida autonoma nel settore automotive
“Le auto elettriche possono sembrare una meraviglia tecnologica, soprattutto per abbattere i livelli di emissioni nei centri urbani, ma si tratta di un’arma a doppio taglio” ha detto Sergio Marchionne con la sua solita franchezza, “forzare l’introduzione dell’elettrico su scala globale, senza prima risolvere il problema di come produrre l’energia da fonti pulite e rinnovabili, rappresenta una minaccia all’esistenza stessa del nostro pianeta. Quella dell’elettrico è un’operazione che va fatta senza imposizioni di legge e continuando nel frattempo a sfruttare i benefici delle altre tecnologie disponibili, in modo combinato”.
Perciò “è certamente più utile concentrarsi sui miglioramenti dei motori tradizionali e lavorare alla diffusione di carburanti alternativi, soprattutto il metano, che per la sua origine e le sue qualità è oggi il più virtuoso e più pulito in termini di emissioni”.
Sull’auto a Guida autonoma Marchionne ha invece annunciato che già “vi sarà l’anno prossimo con la Maserati (punta di diamante del Gruppo anche per l’elettrico, ndr) nel 2021 il livello ‘tre’ di massa. Per i livelli ‘quattro’ e ‘cinque’ invece ci vuole più tempo. Il livello ‘cinque’ quello senza nemmeno sterzo, ne richiederà ancora di più, non per colpa nostra come produttori, ma per l’infrastruttura che non c’è per farlo”.
“Ci sono due approcci alla guida autonoma. Il primo, ‘evoluzionista’, uno sviluppo progressivo della tecnologia, attraverso cinque livelli successivi. L’altro, di tipo ‘rivoluzionario’, consiste invece nel saltare la progressione e lavorare da subito allo sviluppo di un sistema totalmente autonomo. In Fca pensiamo che il giusto approccio sia a metà strada. Da circa un anno, ingegneri di Fca e di Waymo, la società di Google dedicata alle vetture autonome, lavorano fianco a fianco per integrare e sperimentare le tecnologie a guida autonoma su una flotta di Chrysler Pacifica Hybrid” (leggi qui).