L’off-line non passa di moda

La competizione tra i fornitori di servizi di noleggio a lungo termine è una delle leve che possono essere sfruttare dalle aziende per ottenere servizi migliori a costi inferiori.  La  strategia di competition attiva è una delle “filosofie”  più seguite dagli acquisitori, che stimolano in  questo modo la reazione del mercato a una richiesta  di proposta economica o a una richiesta di  partecipazione a una gara per l’assegnazione della  gestione di una porzione più o meno significativa  della flotta.
È buona regola di trasparenza rendere noto preventivamente al Nlt il contesto all’interno del  quale la sua offerta sarà utilizzata: gara d’appalto, riferimento competitivo per controllare l’attuale  fornitore, informazione sull’andamento del mercato. Nel caso di una gara è necessario spiegare  preventivamente con quali criteri verrà scelto  il fornitore e verrà assegnato l’appalto; nel caso  di raccolta di un’offerta “competitiva” dovranno  essere spiegate le condizioni (in termini di differenza percentuale di costo, di costi di cambiamento,  di apprezzamento della qualità del servizio) slle quali l’azienda richiedente è disposta a utilizzare un altro noleggiatore per i futuri ordini e per quanto tempo.
È necessario ricordare che quando si effettua un unordine a un noleggiatore si resta impegnati per  diversi anni. Facciamo un esempio:
1) Data inizio 1° noleggio: 01/12/2008, contratto  a 48 mesi, impegno contrattuale complessivo con  il fornitore = 48 mesi ( da l 0 1/12 /200 8 al  30/11/2012);
2) Data inizio 2 ° noleggio: 20/12/2008, contratto  a 48 mesi, impegno contrattuale complessivo con  il fornitore = 48 mesi e 20 giorni (dal 01/12/2008  al 19/12/2012);
3) Data inizio x° noleggio: 01/02/2009, contratto  a 48 mesi, impegno contrattuale complessivo con  il fornitore = 50 mesi (dal 01/12/2008 al  31/01/2013). E così via.
Nel caso in cui si decida di cambiare noleggiatore,  bisognerà tenere conto della contemporanea presenza  di auto gestite dal vecchio fornitore, a seconda  della data in cui è stato stipulato l’ultimo  contratto e degli effetti che l’eventuale esclusione  potrà avere sulla qualità del servizio; se, per  esempio, l’azienda cliente non ha l’abitudine di  indire gare con costanza e continuità, ma solo  ogni tre o quattro anni, il noleggiatore escluso  può giustamente pensare di aver perso il cliente  per parecchio tempo e il noleggiatore vincitore di  aver acquisito una posizione dominante sul cliente  per alcuni anni.

Quali soluzioni
Ma com’è possibile organizzare una gara complessa,  come quella che riguarda i servizi di Nlt,  con una periodicità tale da evitare gli effetti descritti,  ovvero ogni sei o dodici mesi?  Alcune soluzioni sono presenti sul mercato. La  prima sono i tool di gestione delle gare e delle  aste on line che permettono di effettuare una gara  o una reverse auction con la massima rapidità  e con la massima efficienza; la seconda soluzione  sono i processi di gestione attiva dei noleggiatori,  proposti dalle società di fleet management, che si  configurano come intermediari tra cliente e Nlt  con l’obiettivo di gestire per conto del cliente non  solo l’amministrazione della flotta, ma anche la  raccolta, la comparazione e la valutazione delle  offerte dei noleggiatori. Tra l’altro, l’utilizzo di un  fleet administrator in outsourcing garantisce un  minor impatto delle disomogeità del servizio tra  vecchio e nuovo noleggiatore, che inevitabilemente  si manifesta al termine della gara e nella  fase successiva di avviamento della gestione operativa.
Queste soluzioni hanno però un costo, che grava  sul Total Cost of Ownership (Tco) e, in alcuni casi,  può raggiungere un importo superiore ai risparmi  che si ottengono dalla gara. In particolare, l’utilizzo  di strumenti on line richiede un tempo e un impegno per la predisposizione della  piattaforma, che non sono normalmente  giustificati e remunerati dal  solo utilizzo per le gare sulla flotta,  a meno che non sia una flotta di  notevoli dimensioni. Il meccanismo  di gare e di aste on line è efficiente  ed economico se il tool viene utilizzato quotidiamente e non solo per  la raccolta di offerte dai Nlt.
Ma è possibile indire gare d’appalto  per la flotta auto con sufficiente  frequenza, condurle con efficienza  e ottenere un risultato di buona  qualità se comparato con quello  che può derivare dall’utilizzo di  piattaforme on line o di outsourcer,  dati i costi che queste soluzioni  comportano? In altre parole, può  l’approccio “offline” (termine utilizzato  per differenziare il contesto e  gli strumenti tradizionali da quelli  “on line”) essere considerato ancora  valido oppure dovrebbe essere abbandonato?

Molti pregi, qualche limite
La definizione di alcune regole d’ingaggio  e l’utilizzo di semplici strumenti di produttività personale  possono costituire una valida proposta alternativa all’outsourcing  della gara e alla gara on line, garantendo  un buon livello di efficienza, efficacia e, soprattutto, economicità.  Il tempo d’implementazione è ragionevolmente  inferiore rispetto a quello richiesto da  una gara on line, anche se l’approccio offline non  garantisce sempre lo stesso grado di dettaglio dell’informazione. Inoltre non può emulare i risultati  di una reverse auction(rilanci, visibilità, pressione sui fornitori).
Vediamo un caso pratico che spiega come costruire e utilizzare dei semplici file per la richiesta, la  comparazione e l’analisi delle offerte dei Nlt, utilizzando i più comuni software applicativi a fogli  elettronici. Questo sistema potrà aiutare il fleet manager che, avendo a disposizione solo le informazioni  ricavabili dal contratto dell’attuale noleggiatore  e non potendo spendere per procurarsi  un tool on line o per incaricare un outsourcer o un consulente, non voglia comunque rinunciare  allo sfruttamento della competition come strumento  per ottenere risparmi e il miglior livello di  servizio, attraverso la ripetizione nel tempo della  gara con una frequenza opportuna, per esempio ogni sei mesi.

Dati uniformi
I primi problemi che deve fronteggiare il fleet  manager nella comparazione offline e non automatizzata  di offerte provenienti da diversi Nlt sono  la definizione dei dati rilevanti, la loro tabulazione  omogenea e la loro comparazione. Quando  si ricevono molte offerte suddivise per modelli e  allestimenti, basate su schemi d’offerta e parametri non omogenei diventa molto laborioso tabularle  e compararle: allora è necessario predefinire  uno schema d’offerta standard, esattamente come  si fa per le offerte on line, attraverso il quale  filtrare e recepire ciascuna offerta. Lo schema sarà  costuito da due sezioni componenti la Rfp (Request  for proposal): le condizioni generali di contratto  e i modelli scelti come base per la valutazione  delle offerte.  Le condizioni contrattuali generali possono essere  modellate su quelle che si ricavano, senza troppa  difficoltà dal contratto di Nlt attualmente in vigore e coprono, come minimo, i seguenti aspetti:
• la validità delle offerte (per esempio sei mesi, se  si decide di ripetere il processo di gara ogni semestre,  oppure un anno, ma non oltre);
• l’invariabilità delle condizioni economiche e  contrattuali durante il periodo di vigenza del  contratto e dei singoli contratti di Nlt stipulati  per ciascuna vettura noleggiata;
• gli accessori obbligatori previsti dalla car policy;
• i servizi inclusi nel canone di noleggio (finanziamento,  amministrazione, manutenzione eccetera);
• condizioni e termini che regolano la fatturazione e il pagamento.

Un esempio di allegato relativamente alle condizioni  generali di contratto è illustrato nella figura  1, che rappresenta un modello di base per supportare una prima Rfp; con l’evoluzione dell’esperienza,  della capacità di raccolta ed elaborazione  dei dati relativi al servizio e dei meccanismi operativi  interni all’azienda che presidiano la gestione  della flotta, l’allegato di terms & conditions  potrà essere arricchito nel tempo con dati relativi  al service level e ai relativi indicatori e approfondito  introducendo la quotazione a open book.
Ai noleggiatori in gara è richiesto di attenersi  scrupolosamente al modello inviato, potendo però  gli stessi integrare e arricchire le loro offerte con  proposte alternative che, però, non devono sovrapporsi  alla Rfp che sarà oggetto di valutazione.
Materiali integrativi possono aiutare il valutatore  aziendale a comprendere meglio la struttura del  Nlt e i suoi servizi, ma la loro disomogeneità e i  contenuti di marketing e advertising li rendono  poco adatti a supportare un giudizio razionale: se  l’azienda che richiede l’offerta non proponesse il  proprio formato standard, si troverebbe a dover  fare i conti con una mole notevole di questo materiale,  impossibile da tabulare in maniera omogenea,  e con offerte magari prive di una traccia di  lettura comune in termini di modelli, chilometraggi  e servizi.
Una volta determinate le condizioni contrattuali e  di servizio è necessario che l’azienda definisca i  modelli che devono essere oggetto della Rfp, per  non lasciare al Nlt la libertà di proporre i modelli  sui quali è avvantaggiato in termini di sconto e di  valore residuo, ma che magari non sono quelli che  meglio rappresentano la flotta attuale dell’azienda.
Partendo, quindi, dall’analisi del parco attuale,  la Rfp deve contenere una congrua lista di modelli/ allestimenti che rappresentino una percentuale  significativa di copertura della flotta. Per ciascun  modello e allestimento saranno richiesti: il canone  di noleggio, i costi dei chilometri eccedenti  quelli compresi nel canone (o inferiori ad esso), il  costo degli accessori. Nell’esempio riportato (figura  2) viene ipotizzata una durata unica, con due diverse percorrenze chilometriche.  Le condizioni contrattuali e la tabella dei modelli,  possono a questo punto essere allegate ad una  semplice e-mail ed essere inviate contemporaneamente  a un numero sufficiente di noleggiatori, incluso  l’attuale fornitore, indicando il termine di ri  sposta perentorio, sempre via e-mail, in genere limitato  a qualche giorno lavorativo se si ha avuto  l’accortezza di mettere al corrente preventivamente  i noleggiatori del processo in corso e di avvisarli  riguardo ai tempi di ricezione della richiesta.
Trascorso il termine di consegna, le offerte ricevute  via email e contenenti la stessa tabella nello  stesso formato possono essere facilmente tabulate  con una serie di semplici “copia e incolla” nel foglio  di lavoro elettronico, evidenziando il  canone più conveniente modello per modello.
Per valutare l’impatto economico di un  possibile cambiamento è necessario stimare il numero  di vetture da noleggiare per ciascun modello  nei prossimi sei mesi. Questa stima può essere  effettuata, per esempio, sostituendo i modelli in  scadenza nei prossimi sei mesi con gli stessi o con  equivalenti della stessa casa, o con il modello  equivalente più simile.

Facili manipolazioni
A questo punto, ci si accorge facilmente di come i  numeri possano essere utilizzati, combinati e manipolati  per dimostrare l’esistenza o meno di determinate  condizioni. Per esempio, se si vuole calcolare  il possibile saving, si possono utilizzare la  variazione media del canone, la variazione del costo  medio riferita al canone e ai chilometri eccedenti,  la variazione media pesata con il numero di  vetture per ciascun modello attualmente in flotta  oppure con il numero di vetture previste in ordine  nei prossimi sei mesi. La scelta è tutt’altro che oggettiva  e può essere guidata con criteri diversi dal  prudente apprezzamento e dalla stima ragionevole,  ma questo problema esiste sia nelle gare offline  che in quelle on line e non dipende dagli strumenti  utilizzati, ma dalla natura intrinseca dei costi  oggetto di valutazione.
È sempre possibile, tuttavia, operare con la massima  oggettività possibile attraverso la trasparenza e  la condivisione, che portano il fleet manager a utilizzare  i dati nella maniera più corretta e a leggere  i risultati che ne derivano con l’obiettivo di ricavare  il massimo valore per l’azienda in termini di costi  rapportati al servizio. Da una prudente previsione  del numero di vetture per modello, è possibile “pesare”  le differenze di canone tra i diversi noleggiatori  che partecipano alla Rfp e determinarne l’impatto  globale sui costi della flotta, sempre in termini  di canone. La tabella che ne risulta serve a dare  una prima valutazione dei possibili saving e del  loro peso sui costi totali e può portare a conclusioni  magari imprevedibili: per esempio, nella situazione  in cui un Nlt sia più conveniente su quasi  tutti modelli, ma nella quale i pochi modelli dove  non è “vincitore” abbiano un peso relativo importante.
Dalla combinazione di canoni, numero di  vetture per modello e risparmi sui costi totali possono  emergere situazioni da sottoporre ad attenta  valutazione perchè il risparmio può magari non essere  una sufficiente garanzia per la copertura dei  costi interni d’integrazione del nuovo fornitore  (fatturazione, procedure operative, gestione dayby-  day) e dei costi del cambiamento.
Infine, occorre considerare l’effetto dei costi chilometrici  per decidere quale percorrenza media scegliere,  nel caso in cui si decida di standardizzare i  contratti per durata e percorrenza. Dopo aver ricavato  tante tabulazioni quante sono le percorrenze oggetto di quotazione,  è abbastanza facile costruire worksheet riepilogativi  contenenti, in ogni cella, una formula che rappresenta  il costo del canone più il costo del chilometro  in eccesso: questo costo verrà moltiplicato  per il numero di chilometri contenuti in una cella  di input, variando la quale è possibile stimare il  costo totale a seguito della variazione del chilometraggio  media e comparare le offerte dei differenti  noleggiatori su ciascuna percorrenza.
Attraverso l’utilizzo di questi semplici strumenti di  simulazione è possibile scegliere il fornitore che  meglio soddisfa le esigenze dell’azienda sulla base  del canone, del costo chilometrico, delle percorrenze,  del saving totale che sarà in grado di generare  rispetto al noleggiatore attuale.

 

 

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