Alcune delle novità auto 2024 saranno oggetto dei nuovi dazi, così come altre non incluse nelle novità ma presenti in Tabelle ACI per rimborso chilometrico e fringe benefit.
Vediamo come e quali sono, questi nuovi dazi dell’Europa sulle auto cinesi. Anche per capire quanto costeranno di più certe auto, non solo elettriche.
I dazi superiori alle attese e capaci di allertare il Ministero cinese a tutela dei propri interessi, “partono” da inizio luglio 2024 e non abbiamo ancora certezze dei nuovi listini prezzi, ma di quanto dovranno pagare i cinesi sì, “scontandolo” o meno sui listini.
Importo dei dazi, Non solo Byd e Geely
L’Unione Europea ha quindi previsto questi nuovi dazi, per le case auto cinesi, che si sommano al 10% già previsto. Sono tasse che colpiscono grandi industrie come Byd, Geely e Saic.
Sono sostanzialmente delle tasse, per i marchi cinesi che avrebbero “violato le regole sulla concorrenza”. Nello specifico, l’Europa ha imposto dazi diversi, secondo i casi e il livello di collaborazione: 17,4% per la Byd, 20% per Geely e addirittura 38,1% per il gruppo Saic. Tanto per fare nomi, che ultimamente pesavano nei volumi vendita del mercato auto, è il gruppo che possiede il brand inglese MG.
Diciamo che se queste “tariffe” sono direttamente applicate al listino prezzo dei costruttori cinesi, ovviamente si avrebbe un forte aumento dei prezzi delle auto cinesi e perdita di competitività. Ci sono poi i marchi occidentali che hanno stabilimenti in Cina ed esportano i modelli in Europa: a questi saranno applicati dazi del 21%, sempre in aggiunta al noto 10%.
Termiche, ibride e ricambi restano dove sono
A margine di questa forte decisione della UE, non sono mancati i commenti dei diretti interessati che, come MG, ricordano che l’eventuale conferma del provvedimento NON impatterà gli altri modelli dei marchi coinvolti con propulsione a benzina (ICE), HEV e PHEV, né la fornitura delle parti di ricambio per le stesse.