Se da un lato il settore del Leasing esulta sul, possibile, maxi ammortamento per i beni strumentali contenuto nella nuova legge di stabilità (leggi qui l’articolo), dall’altro un emendamento al Dl enti locali appena approvato con fiducia dal Senato, appesantisce ancora di più chi volesse prendere un autoveicolo con questa forma di finanziamento.
Infatti il bollo auto in caso di leasing dovrà essere pagato solo e unicamente dal driver e non dalla società titolare che, dal momento dell’entrata in vigore del decreto, verrà sollevata da qualsiasi problema di mancato pagamento della tassa di circolazione, togliendo ogni possibile responsabilità in solido tra i due soggetti.
Un decreto però che mette ordine a una legge del 2009 che aveva chiarito che il soggetto tenuto al versamento è solo l’utilizzatore, ma senza sollevare la responsabilità della titolare del messo in caso di omissione di pagamento. La questione era così ambigua che numerosi giudici avevano continuato ad affermare il principio di responsabilità solidale: ossia, in caso di mancato pagamento da parte del cliente, il fisco avrebbe sempre potuto rivalersi contro l’azienda di leasing.
Il bollo, infine, andrà pagato non più alla Regione in cui ha sede la società, ma a quella in cui risiede l’utilizzatore suo cliente. Il cambio di attribuzione del gettito ha lo scopo di evitare che gli operatori scelgano la sede in base alle tariffe vigenti nelle varie parti d’Italia, anche se questa “competizione” è già falsata dalle norme per l’Ipt delle Province di Trento e Bolzano per i noleggiatori.