Continuano a crescere le vendite per punto vendita dei dealer auto, con dati globali che portano il settore vicino ai livelli del 2009, quando iniziò una forte crisi che – per il momento – sembra essere alle spalle.
Questo il principale tema emerso in occasione di Automotive Dealer Day, l’appuntamento dedicato ai concessionari auto in corso di svolgimento alla Fiera di Verona e che vede gli interventi dei principali attori del segmento auto motive, soprattutto legati ai servizi.
E ai servizi è legato Agos, società del gruppo francese Crédit Agricole specializzata nei prestiti al consumatore, in cui il segmento auto rappresenta una voce importante. “Nell’ultimo anno il valore dei prestiti concessi per l’acquisto di auto e di moto è aumentato del 27%, segno di un ritorno degli italiani verso le 4 e le 2 ruote, anche se è soprattutto il segmento delle vetture a trainare la crescita” ha detto Valerio Papale, responsabile rete business della direzione commerciale di Agos, che ha sottolineato anche come tale aumento riguardi più le auto nuove che quelle usate.
Fatto sta che in Italia il mercato è tornato sopra i 30 miliardi di euro, anche perché il valore medio delle auto nuove acquistate è aumentato di circa 1.000 euro in pochi anni. “Nei primi 4 mesi del 2016 le vendite sono aumentate del 18,58%” ha detto Tommaso Bortolomiol, partner di Quantegia, l’azienda che organizza Automotive Dealer Day. Secondo i dati Unrae – elaborati dal Centro studi Fleet & Mobility di Roma – le vendite sono aumentate soprattutto per i privati (+26%) e un po’ meno per le società, che pure hanno acquistato il 12% di vetture in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I dati completi mostrano anche che il noleggio a lungo termine ha registrato un +10% mentre il rent a car sale ma solo del 4%.
Andando a scorporare il settore, e ritornando sul tema “prezzo medio” delle auto, si vede come l’aumento della cifra media spesa per assicurarsi la vettura dei sogni sia salito soprattutto tra i privati: dai 15.900 euro di media del 2010 ai 18.258 dello 2015, mentre quella delle aziende è aumentata da 20.836 euro di media a 21.475 5 anni dopo, con una contrazione nel biennio 2012.2013.