Il nome, Dossier Euro4, non deve spaventare nessuno, anzi. Si parla di scatole nere, vero, ma meglio dire moduli telematici, come quelli che quasi tutte le auto in flotta hanno, da tempo.
I dati che ne escono, molti e molto tecnici, a volte, sono utilissimi per migliorare i servizi che ben conoscono i fleet manager. Dati utili per la sicurezza e l’ecologia, come ben spiegato all’ultimo MissionForum, aprendo a nuove frontiere.
Uscendo dal mondo del fleet management, però, qualcuno oggi si accorge quanto sia utile la telematica per agire, anche politicamente, perseguendo la tutela ambientale.
A Milano, durante i dibattiti sul sistema auto di #ForumAutomotive, moderato da Pierluigi Bonora, sono arrivati anche alle orecchie della politica
Un modello Euro4, come diffuso nel parco circolante italiano, se ben guidato, può consumare ed emettere meno gas dannosi, fino 40% in meno, di un Euro6 mal guidato.
La prova è stata fatta dalla flotta Unipol con analisi del Politecnico. Ancora, le analisi, pur dando per buona l’alternativa elettrica, mostra come da subito per tutelare realmente l’ambiente i regolatori potrebbero, come fanno alcuni fleet manager, usare la telematica per correggere gli stili guida.
Elezioni europee e dossier Euro4
La commissione europea, con il nuovo parlamento, riceverà questo dossier sulla User centric sustainability, per fare quindi responsabilizzare i driver e produrre norme concrete, evoluzione di quanto già avviene, in parte, per Move-in su certe zone del Nord Italia (dove modelli Euro4 con telematica a bordo possono girare liberamente fino a un certo numero di km e quindi emissioni).
In tutto questo l’Intelligenza Artificiale può certo dare una mano, rendendo certo e utile di fronte a driver e regolatori, il come, quando e quanto si inquina usando i veicoli. Non sempre avere in uso una Euro4 deve essere considerato penalizzabile, rispetto a usare una Bev, dipende, appunto, da come il singolo driver ne fa uso.
