Arriverà in Italia, su listino prezzi BMW e in concessionaria, entro primavera 2023. È la nuova, attesa, M2. Una vera auto, compatta e potente, berlina in taglio due porte, coupé, di stile forte come tutte le BMW M, veramente M.
Certo, non farà grandi volumi e non svetterà nel mondo flotte, con le 60.000 unità prodotte nella serie precedente, è però simbolica per la Casa. Mette in chiaro cosa sia quella M che si legge anche in molti accessori, opzionali e nei pacchetti di modelli popolari in carlist come la nuovissima X1 U11 (di cui leggete la prima prova di contatto MissionFleet a questo link).
BMW M2, stile e tecnica
La M2 del 2023 colpisce da fuori per quelle ampie aperture, sul frontale. Per chi li ama notevoli anche i cerchi di misura differenziata (19 e 20 pollici dietro) enfatizzati da quelle sagome esagerate ai fianchi e lo “spoilerino” opposto verticalmente al diffusore posteriore. Ricordano il passato, ma perseguono l’efficienza aerodinamica.
Mentre le due coppie di terminali scarico ricordano che qui niente zero emissioni, niente spina per ricaricare, ma trazione posteriore e tanto sound fino a 7.200 giri.
Ovviamente a domare i 460CV aiuta un differenziale attivo e soprattutto l’elettronica. Perché sarà piccola, ma ha tanto delle sorelle maggiori BMW M3 e M4. 0 a 100 km/h in 4,3 secondi per la M2 con trasmissione manuale a sei marce e limitatore velocità che, pagando l’opzione, entra a ben 285 km/h.
Ovviamente il prezzo non è popolare, pur trattandosi di una “piccola” in accesso gamma è una vera M: da 77mila euro, già configurabile online su sito ufficiale BMW Italia. La manuale? Cinquecento euro in più, circa.