Se in estate 2023 la Polestar 2 ci ha soddisfatti con la propria versione top di gamma, Long Range Dual Motor, con pack Performance, capace di farsi apprezzare anche viaggiando tra città e mare nel caldo più intenso degli ultimi anni per il Bel Paese, la nuova “edizione” MY24 che è ora in gamma l’abbiamo testata fino ai duemila metri, circa. In montagna: tra ghiaccio e (poca) neve delle Dolomiti, sotto lo zero.
Non senza sfruttarla anche per quotidiane attività urbane ed extra-urbane, in un tempo di prova esteso che permette, lo diciamo subito, di confermare quanto l’auto sia equilibrata ed efficiente in ogni ambiente, al netto delle dovute ricariche.
Presente a listino prezzi con accesso gamma da 54mila euro, la MY24 di Polestar 2 è ancora additabile tra le novità auto dell’anno, pur se alcuni la hanno già conosciuta, anche come auto aziendale e a colpo d’occhio “sembra uguale”.
Questo sia perchè il brand non è ancora troppo popolare in Italia, pur se globale e imparentato a Volvo, sia perchè di elementi che fanno differenza ce ne sono, nella MY24, tra hardware e software corretti dietro al medesimo look.
Polestar 2 MY24, Cosa cambia
Come già anticipato su queste pagine, le migliorie della MY24 per Polestar 2 non sono poche, in primis le batterie di maggior capacità (82 kWh) con ricarica Fast incrementata nella potenza (ora 205 kW DC) e poi la coppia di rinnovati motori, con graditissima priorità all’asse posteriore in tutte le versioni e la Dual che può quindi essere Rwd “disconnettendo” l’asse anteriore, in automatico.
Non è più potente, ma la stima della Casa è salire oltre il 20% nell’autonomia, consumando meno e ricaricando prima, rispetto alla MY23. Al netto del clima invernale poco favorevole per vedere il dato massimo di un sistema 100% Ev, tra Lombardia e Trentino durante le Festività usando pneumatici invernali, l’impressione e la pratica confermano questa direzione e i miglioramenti.
Di interesse visivo il ritocco ai cerchi (analoghi a Polestar 3) e anche per la sicurezza quello della SmartZone, frontale, ricca di elementi necessari agli Adas che “vedono” quanto si avvicina alla vettura.
Miglioramenti in auto, con la MY24 Polestar 2
Appena presa, per il nostro test-drive giornalistico, abbiamo notato minime correzioni nelle funzioni del sistema Infotainment, comunque e gradevolmente ancora razionale e semplice, non poco rispetto alla media premium. Per non sbagliare, abbiamo anche aggiornato all’ultima release disponibile il tutto, trovando conferme.
Se il lusso minimalista della pelle e del legno ecosostenibili, con tono vivace a contrasto dal giallo di finiture “performance” resta analogo, alla MY23, qualche finezza si scova, sfruttando a pieno gli aggiornamenti in Google Android Automotive e nei pochi menù di gestione vettura. Oltre a del puro contenuto, come Prime Video che si aggiunge a YT (fruibile da fermi) anche alcune migliorie di terminologia italiana.
Permangono e si apprezzano gli specchi privi di cornice (regolabili e riscaldati) tutti i sedili riscaldati, le quattro Usb-C, la ricarica wireless da 15 W, la visuale a 360° (meglio configurabile) e poi gli Adas. Anch’essi impostabili in modo chiaro, ognuno con proprio “riquadro” grafico (anticollisione con frenata automatica anche in retro, mantenimento corsia, attenzione conducente, segnali stradali e angolo cieco attivo, per dirne alcuni).
Piccoli sforzi solo per gestire i comandi clima, a volte “da far comparire” nella parte bassa del touch-screen verticale.
Prestazioni Polestar 2 MY24
Facendo paragoni, per costruttori che si impegnano nelle Bev combinando secondo i casi innovazione e tradizione, con questa vettura il giovane marchio svedese, sfruttando hardware e finanze cinesi, mette un bel riferimento di prestazioni subito “amiche”. Valide, per davvero, anche andando forte grazie a un feeling che ora è centrato nella dinamica per gusti anche smaliziati. Pur senza imporre troppi apprendimenti, senza offrire troppi comandi e settaggi al driver, come altri invece fanno con dati visionabili e minimo paddle a volante con driving mode, qui invece assenti.
La Polesstar 2 MY24 fa solo scegliere intensità di rilascio rigenerativo e reattività di sterzo, eppure ingegneri e tecnici le hanno donato un comportamento molto neutro, lieve pur nell’esubero di cavalleria (476 Cv). Sia andando piano nel traffico sia in condizioni estreme, con un pacchetto Performance che non sacrifica la comodità nonostante i toni grintosi.
Certo, non è un’auto troppo “racing” o integrale pura classica, non un Suv, ma nemmeno nemica della neve come potrebbe sembrare a chi non conosce le Bev. Con 14,5 cm da terra e massa oltre due tonnellate, in condizioni “normali” è su un binario, anche molto veloce.
Non teme il ghiaccio anche se l’autonomia ne risente
La piccola pecca della ricarica AC fino a 11 kW (e non 22 come alcune rivali, contando le molte colonnine AC italiane) è compensata dall’invidiabile equilibro di prestazione. Dal comfort sicuro espresso e percepito a bordo, in ogni condizione. Dall’onestà di guida non comune e figlia, si sente, non solo dell’elettronica come avviene seduti altrove.
Se col caldo torrido e i viaggi estivi la MY23 un po’ pativa rispetto al dichiarato, buono, con il freddo invernale e medesimo carico familiare (con tanto di bimba, seggiolino, passeggino e bagagliaio a dir poco full) la MY24 similmente non ha deluso, in rapporto al Wltp ora di 568 km.
Già nel mite inverno lombardo 2023 / 2024 privi di carico, per uso lavoro e commissioni, i consumi restavano senza sforzi sotto media di 19 kWh / 100 km. La condizione peggiore non ha portato il valore troppo lontano, salvo andare realmente e costantemente intorno agli zero gradi con famiglia, allora sì che l’autonomia cala e non poco: il range dinamico avviando la Polestar 2 Awd Long range con pacchetto Performance di prima mattina, ghiacciata ma carica al 100%, non arrivava a 350 km.
Questione di impostazioni del controllo elettronico, che deve gestire lo stress climatico per ogni funzione, segnalandolo già in avvio e con una piccola icona accostata al livello batteria.
Guida e percorsi
Molto in montagna dipende dai percorsi, in discesa capaci di compensare per una Bev che rigenera fino a 100 kW. Ad esempio la tratta Milano – Campiglio in andata e ritorno, anche con questo clima e il detto carico, potrebbe essere fatta senza necessità di ricarica, ma è sconsigliato limare le ultime percentuali di livello batteria, vista la buona disponibilità di colonnine tra Lombardia e Trentino e la potenza DC supportata dall’auto.
Il limite, variabile, è dato soprattutto dalle temperature di esercizio, che non spaventano la Polestar 2 MY24 fino a questo range di poco “sotto zero” verificato.
Quello che non muta è la semplicità di guida, in sicurezza, ovviamente calzando delle gomme invernali premium. Tolto l’uso vacanziero montano, impegnativo, quello “normale” dell’inverno cittadino ed extra-urbano, offre un’autonomia dinamica segnalata e reale, sempre ben oltre i 450 km.
Un uso “normale” che vuole dire anche spingere dove possibile, vista la prestazione dell’auto, con poco carico a bordo ma sempre gestendo agevolmente le ricariche, grazie al sistema Infotainment connesso, tra mappe di Google personalizzabili, percorsi e indicazione di autonomia residua arrivando su colonnina, fruibile.
Prezzi e consegne, MY24 Polestar 2
Non è auto “da incentivo” perché specialmente ora, con la MY24 Polestar 2 rappresenta un livello dei più alti in ambito di Bev commercializzate nel Bel Paese.
La versione top con gli apprezzati pacchetti, dalla sicurezza alla prestazione, supera facilmente i 70mila euro, fino agli 80mila pensando anche agli sfizi (pochi non inclusi) di tutti e tre i pack possibili, ma con formule finanziarie e di noleggio che possono sposare usi aziendali.
L’efficienza migliorata in questa MY24, per un veicolo di queste prestazioni e dotazioni, alla lunga si sente, facendo strada. Strada percorsa in fretta, visti i tempi di consegna buoni per Polestar, di pochi mesi, con disponibilità anche di modelli pronta consegna, o (poco) usati.
Strada e manutenzioni straordinarie (le ordinarie sono davvero poche) nel caso, coperte dalla garanzia di otto anni o 160.000 km, sulla batteria, due anni sulla vettura (con tre anni di assistenza stradale inclusa). Sfruttando, elemento di rilievo, la rete Volvo.
Scheda Tecnica Polestar 2 (MY24)
Versione: Long Range Dual Motor AWD 82 kWh Performance
Misure: 460 cm (lungh.) 186 cm (largh.) 147 cm (alt.) 273 cm (passo)
Porte 5 / Posti 5
Cerchi: in lega forgiata da 20 pollici
Vano bagagli: 407(+41) – 1.097 litri
Massa: 2.105 kg
Motori: 2 elettrici (Post. sincrono 160 kW Ant. asincrono 80 kW)
Batteria: 27 moduli ioni litio 400V – ricaricabile fino a 205 kW
Trazione: Integrale
Potenza di picco 350 kW 740 Nm
Accelerazione 0-100 Km/h: 4,2 secondi
Velocità 205 km/h
Massimo effetto rigenerazione 100 kW
Consumo WLTP 16,8-17,2 kWh/100 km
Autonomia WLTP 568 km