Mobilità responsabile

La mobilità responsabile in città, farebbe bene a tutti

I dati crescenti per gli incidenti sulle strade parlano chiaro: serve più responsabilità alla guida, come si può fare

Un evento – “La mobilità responsabile in città” – promosso da Confcommercio Mobilità e D6 Drive Responsibly, con il patrocinio di Confcommercio Milano, ha dato riferimenti utili per chi, magari non conosce il peso della responsabilità per la sicurezza in strada, di tutti. La ricerca “Sicurezza stradale in città”, del Centro Studi di Confcommercio Milano, ha evidenziato come la mobilità urbana presenti notevoli potenzialità di miglioramento.

Gli incidenti stradali risultano in crescita: a livello nazionale, si sono verificati 165.889 incidenti. A Milano +106% rispetto al 2021, con un totale di 12.613 incidenti. Le principali cause sono state distrazione, mancato rispetto della precedenza e l’eccesso di velocità. La fascia d’età più colpita è quella compresa tra i 30 e i 44 anni, in prevalenza uomini.

Simonpaolo Buongiardino, Presidente Confcommercio Mobilità e Assomobilità, ha aperto i lavori con l’invito a cambiare. “La sicurezza di tutti è un obiettivo che va perseguito e la mobilità può essere più attenta ai bisogni dell’ambiente nel quale si muove. I corsi di guida sono una soluzione, senza dimenticare che i metodi più evoluti portano vantaggi anche in termini di consumi. Come Confcommercio non siamo contrari alla pedonalizzazione e alle limitazioni di velocità in certe zone, nemmeno alla riduzione del numero di auto che entrano in città, ma bisogna creare alternative.”

Paolo Ciuffi, Ceo di D6 Drive Responsibly, ha sottolineato la sua esperienza, nota anche ai fleet manager. «Dobbiamo intervenire facendo educazione, cambiando la cultura di guida responsabile, portando gli automobilisti a riflettere, perché la strada di per sé non uccide nessuno. È stato fatto molto per infrastrutture e tecnologia, ma per usufruirne è necessario conoscerle. È sufficiente intervenire su piccole nozioni che cambiano subito l’approccio delle persone. Da parte nostra ci stiamo impegnando, e i risultati del nostro metodo sono incoraggianti: ogni giorno mettiamo una persona responsabile in più sulla strada».

Significativa anche la testimonianza di Maurizio del Torre – Italy and Central Eastern Europe Procurement Manager di Schneider Electric, che ha avviato da anni una collaborazione con D6 Drive Responsibly per i propri dipendenti: il confronto tra i consumi di carburante dei 750 dipendenti formati cala mediamente del 13% dall’inizio al termine del corso, con punte che raggiungono il 30-40%; quindi sicurezza e sostenibilità.

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