zone a guida autonoma

La mappa globale delle zone a guida autonoma

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Bloomberg Philanthropies e Aspen Institute insieme per pubblicare The Global Atlas of Autonomous Vehicles in Cities, una mappa globale delle città dove attualmente sono operativi varie tipologie di mezzi senza conducente, dai taxi, anche volanti (vedi qui), droni, mezzi per il trasporto nei centro città o per la movimentazione di pacchi e merce in generale, insomma delle vere  eproprio zone a guida autonoma. Secondo la mappa sarebbero 53 le città che stanno testando, o lo faranno presto,  dei servizi basati su mezzi completamente autonomi (ma manca l’Italia con il circuito stradale per il test di veicoli connessi, cooperativi e a guida autonoma di Rovereto inaugurato di recente. Leggi qui) : 35 di queste città tra cui San Francisco, Austin, Nashville, Washington, Parigi, Helsinki e Londra hanno già operativo almeno uno di questi progetti, mentre 18, tra cui Los Angeles, Tel Aviv, Buenos Aires e San Paulo, stanno ancora valutando a quali servizi a guida autonoma dare il via libera.

La mappa globale delle zone a guida autonoma parte dagli Stati Uniti e si sviluppa in tutto il mondo

Il settore sulla guida autonoma, che nel 2050 avrà un mercato complessivo in grado di generare 7 mila miliardi di dollari di valore aggiunto all’economia globale, vede sempre più grandi aziende a investire ingenti capitali in sviluppo e in start-up mirate, come fatto ad esempio da Toyota con i sensori laser LIDAR costruiti dalla Luminar, che in pochi anni ha ricevuto finanziamenti per 36 milioni di dollari. Sull’altra sponda a stelle e strisce l’ex sindaco di New York City Michael Bloomberg aveva annunciato: “L’avvento di automobili autonome è uno degli sviluppi più emozionanti che mai avvengano alle città. E se i sindaci collaborano tra loro e con partner del settore privato, potranno migliorare la vita delle persone in modi che attualmente possiamo solo immaginare oggi. Grazie a zone a guida autonoma.

 

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