Dalla Francia arriva uno studio della società di consulenza EPSA sulla gestione della flotta condotto su tre aree principali: i veicoli elettrici, la telematica e il car sharing. Nello studio (che potete scaricare cliccando qui ) , anche due case history, quello della società di telecomunicazioni Orange e di L’Oreal, con due flotte diverse; più di servizio per l’operatore di telecomunicazioni (il 60% del parco è costituito da veicoli di servizio) , più di flotta e commerciali per L’Oreal.
“Sarebbe impensabile credere che esiste un solo processo da applicare a tutti i gestori di flotte che, spesso, sono composte in maniera diversa. Bisogna avere auto una molteplicità di visioni, che permette a ciascuno di noi di anticipare meglio il futuro” ha detto Jean Zermati, Vice Direttore Servizi & Mobility Management di Orange.
L’indagine da Epsa copre un centinaio di gestori di flotte distribuiti principalmente in Francia. 70% di loro sono coinvolti a livello europeo e il 56% su un ambito globale. 52% di loro sostengono di avere una flotta di veicoli è superiore a 5.000 veicoli. Per una spesa è stimata in 100 milioni di euro medi annui. Il 26% dei veicoli di flotta sono auto di servizio, il 43% auto per agenti, il 20% ai quadri e il restante 11% al management.
Ciò che guida le politiche di flotta è sempre il TCO, per il 61% di loro, ma il 13% vede importante anche l’emissione di Co2, il 6% al risparmio sul carburante. La media dei contratti è, per il 68% degli interpellati, di quattro anni.
Emissione di Co2 di flotta che può essere colpita dall’adozione di veicoli elettrici, “Oggi abbiamo 8 veicoli elettrici e promuoviamo veicoli puliti per i dirigenti. il 20% dei manager li hanno scelti” commenta Romain Trébuil, Category Manager delle Risorse Umane di L’Oréal, che sottolinea come “è molto importante la negoziazione per questi tipi di veicoli, grazie alla quale si riesce a strappare canoni simili alle auto a motore termico”. Con Orange che ha già ben 300 veicoli elettrici in flotta.
Per Epsa, l’integrazione dell’elettrico deve seguire quattro punti; Il lavoro con i fornitori, avere una buona conoscenza del mercato per anticipare le nuove tecnologie sul mercato, definire i veicolo interessanti per le proprie esigenze e porsi un obiettivo di Co2 da raggiungere.
Il sondaggio rivela che il 54% usa uno strumento di gestione per controllare la loro flotta grazie al quale si è coperto che il consumo medio è di 8,5 l per 100 a 118g /km in termini di CO2. Strumenti che fanno risparmiare le aziende: Zermati stima al 7% calo dei consumi di carburante sulla sua flotta mentre Trébuil, sottolinea come “Il nostro ROI è semplice: 1 euro investiti nel settore della telematica ci portano 7 euro di saving“.
Le due aziende infine sul car sharing si dicono che sarà il futuro, ma che non è ancora facile implementarlo a livello aziendale, ma che potrà poi diventare anche un benefit per il welfare della società.