Fattore K per Škoda che, anche per la Casa ceca del gruppo Volkswagen, vuol dire offensiva Suv che, dopo il Kodiaq (leggi qui), vede mettere sul piatto il più piccolo Karoq (da qui l’offensiva…K). Il Karoq va a sostituire la Yeti (di cui riportiamo qui lo splendido video di lancio) con l’ennesimo nome che arriva dall’Alaska, composto da Kaa’raq (auto) e Ruq (freccia), presentato la scorsa settimana su un isolotto di fronte a Stoccolma, capitale di un paese che vede proprio Škoda tra i marchi più venduti, per una popolazione che punta molto sulla qualità e meno sul brand (Volvo docet). Anche se il brand ceco è sempre più visto come un brand di qualità. E ipertecnologico.
La Karoq, sorellina di Kodiaq, una spremuta di tecnologia
Sin da design si nota come Karoq sia la sorellina di Kodiaq, in tutto e per tutto, anche per le dotazioni tecnologiche che la equipaggiano. Dallo schermo, con il più grande che misura 9,2”, al sistema Skoda Connect con connessione LTE, hotspot wi-fi, servizi online CarConnect e piattaforma SmartLink+ che supporta tutti gli standard per l’infotainment. Per l’assistenza alla guida invece ecco il Park Assist, il Lane Assist, il Traffic Jam Assist, il Blind Spot Detect, il Rear Traffic Alert, il Front Assist con riconoscimento pedoni e City Emergency Brake, il Cruise Control attivo, il Traffic Sign Recognition e l’Emergency Assist. Preso fiato ecco un’altro plus del nuovo sud della Casa dalla freccia alata, ovvero lo spazio interno, con un bagagliaio da record, 521-1630 litri di capacità, e con la possibilità di renderlo una specie di van con il sistema Varioflex, grazie al quale i sedili posteriori possono essere smontati, ottenendo un volume di ben 1810 litri.
Cinque motori per la Karoq
Sono due i motori a benzina e tre quelli diesel che equipaggiano il nuovo Suv di casa Škoda, con trazione anteriore o integrale o cambio manuale a 6 marce o automatico doppia frizione DSG a 7 rapporti. Il più piccolo è il benzina a tre cilindri 1.0 TSI da 115 CV, seguito dal quattro cilindri 1.5 TSI 150 Cv con gestione attiva dei cilindri (ACT) e solo cambio DSG per l’Italia, mentre pe ri motori preveriti dalla flotte, e dagli italiani, ecco il 1.6 TDI 115 Cv, il 2.0 TDI 150 Cv (anche integrale) e il 2.0 TDI 190 Cv DSG 4×4. Per tutte le 4×4 e a partire dalla versione Ambition è di serie la selezione delle modalità di guida: Normal, Sport, Eco, Individual e Snow, oltre alla off-road, con l’asse posteriore multilink a quattro bracci e il bloccaggio elettronico del differenziale (EDS).