Jaguar GO I-Pace

Auto elettriche, la percorrenza media giornaliera è di 14 KM

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Auto elettrica e ansia da ricarica, grazie al digitale e con Jaguar Go I-Pace non saranno più associate. Un recente studio di Jaguar land Rover su 35mila tragitti registrati dimostra che mediamente un driver percorre fino a 345 chilometri alla settimana. La media giornaliera, invece, è di 14 chilometri.

«Con una wallbox Jaguar a corrente alternata da 7 kW installata nel proprio domicilio, i guidatori possono arrivare fino all’80% della ricarica in poco più di 10 ore», spiega la Casa.

Continua:«E’ un sistema davvero ideale per la ricarica notturna, che viene utilizzato dalla maggior parte dei possessori di veicoli elettrici».

L’analisi viene dai dati acquisiti dall’applicazione Jaguar Go I-Pace con la quale, chi guida l’auto vincitrice dell’ambito riconoscimento Car Of The Year, assegnato al Salone di Ginevra nel 2019, può misurare e tracciare il percorso da compiere, programmando ricariche ed efficienza.

Jaguar Go I-Pace, misurare l’energia che serve

Ad esempio, Jaguar Go I-Pace rileva che l’85% dei proprietari europei potrebbe coprire il proprio chilometraggio settimanale con al massimo due ricariche complete. Invece, il 54% dei possessori necessita solamente di una ricarica ogni sette giorni.

Jaguar GO I-Pace

Lo strumento e la relativa applicazione digitale hanno recentemente introdotto nuove funzionalità, tra le quali un calculator online per l’autonomia.

«Si tratta di innovazioni pensate per migliori utilizzo e gestione dei costi dei guidatori di una Jaguar I-Pace – spiega il costruttore inglese -. Gli utenti hanno ora una visione più ampia sugli effetti che alcuni fattori come la dimensione degli pneumatici, la temperatura e altre caratteristiche, determinano sui 470 chilometri di autonomia del veicolo (nel ciclo Wltp)».

Come funziona

Disponibile sia per iPhone che per Android, Jaguar Go I-Pace misura l’utilizzo quotidiano e calcola il potenziale risparmio in termini di costi. Ma non solo: l’applicazione determina anche la quantità di batteria necessaria in ogni tragitto. E ancora, il numero complessivo delle ricariche necessarie per coprire la distanza cumulativa percorsa.

«Tutto questo processo si esegue tracciando i dati di viaggio dei singoli utenti attraverso il servizio di localizzazione su uno smartphone».

Il capo dell’e-Mobility di JLR, Rob McKay spiega: «Utilizzando questi strumenti digitali, gli attuali e i potenziali clienti sono in grado di valutare con grande precisione come la Jaguar I-Pace sia in grado di adattarsi al proprio stile di vita e quali sono i diversi fattori che possono influenzare l’autonomia complessiva del veicolo».

Approfondisci qui sulla nuova Jaguar elettrica, in arrivo l’anno prossimo.

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