Una mossa non da tutti, quella di Movyon e autostrade, se davvero si potrà illuminare una stazione di servizio o far funzionare un casello grazie al passaggio dei veicoli, con KEHV (Kinetic energy harvesting from vehicles). E’ la prima sperimentazione al mondo in autostrada, per trasformare l’energia cinetica dei veicoli in decelerazione in energia elettrica.
L’innovazione parte dalla Toscana, in A1 nell’area di servizio di Arno Est e proseguiranno nei prossimi mesi. L’obiettivo di Autostrade per l’Italia è realizzare una piattaforma che possa produrre energia pulita oltre a quella tipica del fotovoltaico.
Secondo le prime stime, grazie al passaggio medio giornaliero di 9mila veicoli, con un unico modulo sarà possibile produrre 30 Megawattora all’anno pari a una riduzione di 11 tonnellate di CO2. Valore che corrisponde al consumo annuo di un condominio composto da 10 famiglie.
In una barriera autostradale come Firenze Ovest, il consumo è circa 60 MWh/anno. Con due impianti sarà quindi possibile azzerare completamente il fabbisogno energetico.
KEHV, come funziona
Il progetto KEHV è basato sull’impianto LYBRA. Un veicolo che passa sopra al modulo attiva un generatore elettromeccanico e l’energia elettrica viene resa fruibile mediante un convertitore.
In un’area di servizio, a esempio, l’energia prodotta potrebbe essere utilizzata per alimentare l’illuminazione, la cartellonistica pubblicitaria e anche per i generatori di ricarica dei veicoli elettrici.
Nei caselli, dove molti ottengono riduzioni grazie ai bonus 2023 sul pedaggio KEHV energia elettrica potrà essere utilizzata dall’impianto per casse; sbarre e illuminazione.
Quanta energia elettrica dai veicoli
Secondo stime Movyon nelle barriere di Milano Nord e Milano Sud, con un traffico giornaliero medio di circa 8mila veicoli pesanti e 63mila veicoli leggeri, gli impianti potrebbero raggiungere una produzione annua per ognuna delle due stazioni di oltre 200 MWh. Un risparmio di 70 tonnellate di CO2/anno.