Hyundai Ioniq

Ioniq: un arco a tre frecce per il nuovo gioiello di casa Hyundai

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Rivoluzione elettrica per Hyundai con la Ioniq, presentata in grande stile al Salone di Ginevra. L’anti Toyota Prius arriverà sul mercato “a settembre con la versione ibrida, elettrica a fine anno e plug-in nella primavera 2017” ci dice a noi di MissionFleet  Carlo Sabbatini, Responsabile Pubbliche Relazioni di Hyundai Italia, che sottolinea come “la Ioniq è la prima al mondo presentata in tre versioni”.

Un’auto, la Ioniq, senza compromessi perché innanzitutto “è un auto. Con un bagagliaio da 750 litri e tanta tecnologia  a bordo. Tra cui un tablet da cui gestire i tanti ausili per la guida, tra cui le tre diverse modalità di pilotaggio” sottolinea Sabbattini, che prosegue precisando come tutto della Ioniq è nuovo “a partire dal 1.6 Gdi a iniezione diretta, motore nato per quest’auto, con il cambio Dct che aiuta ulteriormente i consumi  e l’utilizzo di un acciaio  ad alta resistenza (l’Ahs, Acciaio Avanzato ad Alta Resistenza, ndr) che produciamo all’interno del gruppo e che ci permette di avere un telaio ancora più leggero di 13kg rispetto ad a un acciaio normale”. Solo le batterie provengono dall’esterno del gruppo, ovvero da Lg.

Il motore termico della ibrida è abbinato a uno elettrico, che erogano rispettivamente una potenza massima di 105 e 43,5 CV,  con la miglior efficienza termica al mondo (40%), grazie anche all’utilizzo di una batteria ai Polimeri di Litio ad alta capacità da 8,9 kWh di batterie, che possono assicurare fino a 50 chilometri di autonomia 100% 0 emission. Ricarica che Hyundai ha deciso di adottare quello che è stato scelto come standard europeo, ovvero il Combo CCS, che in questo caso permetterà la ricarica lenta in AC fino a 6.6 kW (quindi 4-5 ore) oppure in DC fino a 100 kW, il doppio di quanto permette la concorrenza. Al momento la maggior parte dei caricatori sono limitati a 50 kW, ma appena saranno diffusi quelli di seconda generazione, Ioniq potrà caricarsi in soli 24 minuti fino all’80%. Interessante anche il 79 Co2/km di emissioni.

“Un’auto che certamente lanceremo sul mercato retail ma che è di grande interesse anche per le flotte” aggiunge Sabbatini, che dichiara “un mese per la consegna, malgrado sia costruita in Corea”. E che sarà il benchmark per tutte le Hyundai future.

Corea dove la Ioniq ha già iniziato la commercializzazione e che vedrà sul mercato anche l’elettrica al 100%, che promette una autonomia di 250 km, garantita da 28 kWh di batteri, che entra così in diretta concorrenza competizione con la Nissan Leaf o con la Kia Soul EV, piuttosto che con le future Bolt (Ampera-e in Europa) o Tesla Model 3.

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