No agli incentivi auto 2025, sì agli incentivi per la filiera del settore automotive. L’indirizzo politico di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, è chiaro: supportare le aziende di un settore che negli ultimi anni ha visto un crollo di produzione nella Penisola.
La data da segnare in agenda è quella dell’8 aprile: a decorrere dalle ore 12 di quel giorno, infatti, si potranno ottenere contributi per un importo totale di mezzo miliardo di euro. Sono fondi del Pnrr, che per il 40% andranno a chi realizzerà progetti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Limite ultimo per presentare le domande: le ore 12 del 10 giugno prossimo. La gestione degli incentivi auto 2025 – o meglio: degli incentivi alla filiera del settore – è nelle mani di Invitalia, che si occuperà di ricevere e valutare le domande.
Il ministero sottoliea che le imprese che in passato avevano già presentato una domanda che era rimasta in sospeso per esaurimento delle risorse disponibili potrenno ripresentare le istanze già inoltrate.
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Incentivi auto 2025, come e quando presentare le domande
Le imprese potranno ottenere sostegni come finanziamenti agevolati, contributi in conto interessi, contributi in conto impianti e contributi diretti alla spesa.
A quali imprese andranno queste agevolazioni? Innanzitutto non contra la dimensione. Basta che siano in Italia e che vogliano realizzare programmi di sviluppo industriale nel settore della ricerca, dello svilupo e dell’innovazione.
Sono compresi anche programmi di sviluppo per la tutela ambientale. I finanziamenti potranno andare sia a una sola azienda sia a più imprese operanti nella stessa filiera automotive. In questo secondo caso, però, è necessario che il programma presenti una forte integrazione con la filiera di apaprtenenza.
Per saperne di più su termini e modalità di presentazione delle domande, vedere il Decreto direttoriale 11 marzo 2025. Per sapere di più su contratti di sviluppo, transizione ecologica, tecnologie a zero emissioni e catene di approvvigionamento strategiche, vedere il Decreto ministeriale 6 novembre 2024.
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Agevolazioni automotive, le spese ammissibili
«I suddetti programmi – recita una nota del ministero – devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni. Devono prevedere spese ammissibili non inferiori a 20 milioni di euro ed essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo».
I programmi di investimento inoltre devono rispettare il divieto di doppio finanziamento.
In caso di esito positivo delle verifiche, l’Agenzia procede all’approvazione del programma di sviluppo e alla concessione delle agevolazioni che deve intervenire, in ogni caso, entro il 30 giugno 2026.
Le imprese possono presentare domanda in via telematica accedendo alla piattaforma predisposta da Invitalia. Nei prossimi giorni, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa renderà disponibili i moduli per accedere ai finanziamenti.
Nel concedere questi incentivi auto 2025 si prevedono valutazioni che portano a un graduatoria che determinerà l’ordine di ammissione. A dare maggiori punti saranno i seguenti temi.
- L’innovatività del programma di sviluppo, con la valorizzazione delle spese in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, come individuati dagli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
- L’impatto occupazionale connesso al programma realizzato, con particolare riguardo all’impiego di personale in possesso di laurea in discipline di ambito tecnico o scientifico.
- Il coinvolgimento di piccole e medie imprese nel programma di sviluppo.
Ad aumentare il punteggio complessivo saranno poi il rating di legalità, una certificazione ambientale (EMAS, ISO 140001, ISO 50001) e la certificazione della parità di genere.