Nel 2023 le immatricolazioni di auto uso noleggio hanno superato i 14 miliardi di euro. Al netto di sconti e promozioni varie. Una cifra mai toccata prima e superiore del 24% a quella dell’anno precedente.
È quanto emerge dall’analisi esclusiva del Centro Studi Fleet&Mobility, che prosegue dal 2006, elaborata sulla base dei dati ufficiali delle immatricolazioni fornite da DataForce e realizzata grazie al supporto di Texa-TMD. I volumi, attestati su 463mila immatricolazioni, sono stati superiori del 22,5% rispetto al 2022.
In pratica: ogni 3 vetture immatricolate nel 2022, lo scorso anno ne sono state introdotte 4. Il valore medio netto ha raggiunto 30.800 euro, con un aumento dell’1,1% rispetto ai 30.500 dell’anno precedente. Piccolo ma significativo indice soprattutto di un aumento del prezzo medio delle vetture.
(Leggi di come in Italia sia in aumento l’interesse per le auto a noleggio a lungo termine)
Immatricolazioni auto uso noleggio, i dati dei brand
«Con un aumento piuttosto allineato sia in valore che in volume, il noleggio si conferma un canale molto tonico» commenta Pier Luigi del Viscovo, fondatore e direttore del Centro. «Con ottime prospettive di ulteriore crescita».
Il lungo termine ha speso 12 miliardi a fronte di 388.000 immatricolazioni di auto a uso noleggio. Molto meno l’esborso delle società di breve termine o rent a car, che lo scorso anno hanno speso 2 miliardi per 75.000 unità.
Non tutti i top 15 brand, che rappresentano il 78% del mercato in valore, hanno la medesima penetrazione nel canale noleggio, sia breve che lungo termine. Nel senso che ci sono alcuni costruttori che hanno nelle immatricolazioni auto a uso noleggio una forte percentuale delle proprie vendite complessive.
Skoda, per esempio, si posiziona al primo posto realizzando il 55% delle sue vendite in questo canale, mentre al secondo posto c’è Audi con il 54%. Lo scorso anno al primo posto c’era Alfa Romeo con un 60% oggi sceso al 52% e posizionato al terzo posto.
Il dato importante è che nel noleggio il brand Fiat, che in Italia è storicamente leader, è passato dal 10,9 al 7,7 di quota in valore. Fiat ha ceduto il posto a Audi (10,3). A seguire Volkswagen (8,8), Bmw (7,9) e Peugeot (7,7).
«Il brand Fiat ha lavorato bene sul mix e sul prezzo – prosegue del Pier Luigi del Viscovo – cedendo in valore solo 3 punti rispetto ai 5 della quota in volume. Questè è infatti passata da 18,5 a 13,4%».
(Leggi l’analisi dello scorso anno sull’andamento del noleggio auto a breve termine)