Parto con il dire che i rappresentanti delle associazioni e che rappresentanti la filiera dell’automotive sono stati più diretti nel definire in problemi del settore è certamente più “succinti” dei politici alla tavola rotonda che ha anticipato ieri sera il #forumautomotive di oggi, di cui noi di MissionFleet siamo media partner.
E i problemi partono da un grande assioma: il settore, allargato dai camion alle biciclette, è sempre stato visto dalla politica come un”bancomat, come ha sottolineato per l’ennesima volta il padrone di casa Pierluigi Bonora, nonché “vissuto” in maniera molto ideologica, come ha affermato anche Claudio Lubatti, Delegato ANCI Osservatorio TPL, mentre il settore è uno dei vanti del Made in Italy, “produce ben 71 miliardi di introiti fiscali, impiega 1,2 milioni di addetti con l’indotto, e muove grandissimi investimenti per la sicurezza e l’ambiente” come ricorda Bonora, molto di più rispetto anche ad altri settori che si trovano meno sotto le luci della ribalta.
Tante (troppe?) rappresentanze che non smuovono la Politica
Nel corso dell’incontro di ieri Simonpaolo Buongiardino , presidente di Federmotorizzazione ha sottolineato l’importanza di fare squadra, e di ottenere l’ascolto da parte della politica, cosa che ” con noi è successa a livello locale e regionale”. Un problema, quello della rappresentanza troppo polverizzata sottolineata dallo stesso Lubatti ma anche da Franco Fenoglio, presidente di Unrae Trucks, che nel suo settore “denuncia” “dalle 13 alle 18 associazioni di categoria, quando in Germania c’è n’è una sola che unisce ben 300 mola,trasportatori”. Ma se la politica continua ad addurre “problemi di bilancio”, “mancanza di dati certi (?)” e di “visione unitaria”, la filiera ha le idee ben chiare di quali sono problemi del settore.
Fisco, infrastrutture, regole uguali per tutti e…volontà politica i problemi del settore
Lo sottolinea Giorgio Boiani, vicepresidente AsConAuto, che rappresenta 900 concessionari e il 30% autoricambisti, che esordisce dicendo che un problema sono in primis come sono le nostre città e poi che il “web è senza regole”. Problema questo sottolineato da un po’ tutte le rappresentanze da Corrado Bergagna Presidente di Assoruote , con Presidente Assoruote, o Fabio Bertolotti, presidente Assogomme, che mette in campo anche l’assurda diversità di trattamento fiscale tra “un divano e le gomme. Quest’ultime senza sovvenzioni malgrado siano importantissime per la sicurezza”. Sovvenzioni che sono un altro argomento caldo, come per Gianandrea Ferrajoli coordinatore di Federauto Trucks o da Gian Franco Soranna, direttore di Fedarauto, che rappresenta 1400 concessionari.
ForumAutomotive…si dovrà chiamare ForuMobilità
Pier Francesco Caliari, direttore generale Confindustria Ancma afferma invece che ” non c’e mai stato un pensiero per la mobilità che sempre stata a a 4 ruote. Oggi l’obiettivo è l’intermodalità”. E avere la visione un po’ più lunga del solito, come sottolinea Gianmarco Giorda direttore Anfia: ” nei prossim 3 o 4 anni si parlerà di regole post 2020; dei cicli di test, omologazione, etc Il tutto comporterà ancora investimenti importanti per il settore. In cui non si deve demonizzare il diesel, dobbiamo lavorare insieme per questo. Inoltre siamo l’unico paese industrializzato senza regole per test di auto a guida autonoma, il che ci fa pedrere know how. Un paese che deve anche lavorare sul Trasporto pubblico centralmente e rendere omogenee le ztl”.
Mobilità che non può non tener da conto gli automobilisti, rappresentati da Aci Global, con Marco Mauri che commenta: “da noi passano 15 milioni di automobilisti per pratiche e abbiamo 1,5 milioni di soci. Che chiedono incentivazioni per la sicurezza e regole. Per un futuro che noi possiamo prevedere anche con studi statistici grazie a un team di ingegneri”.
Futuro di cui ha parlato Angelo Moreno, Presidente dell’associazione italiana idrogeno e celle di combustibile, commentando La direttiva per i combustibili alternativi, ma anche Pietro Teofilatto, direttore di Aniasa, che ha sottolineato come “il Noleggio lungo termine malgrado la scarsa attenzione da parte dello stato ogni anno cresce. Portando 105 milioni in più di euro per la fiscalità con il superammotamento con 36 mila immatricolazioni”.
Scarsa attenzione da parte dello Stato…detto anche dai vari politici presenti o collegasti telefonicamente come Daniele Capezzone che ha ritirato fuori il disegno di legge per eliminare il bollo o almeno il super bollo che, come nella nautica, ha fatto perdere ricchezza al paese. Per ideologia, com’è successo nell’amministrazione torinese con il forte rincaro delle tasse automobilistiche per il centro città, “operazione vestita da ambientalismo ma che invece è semplicemente una mossa per far cassa…” afferma Lubatti. Ideologia che dovrebbe star lontano dalla giusta amministrazione come ha affermato anche il suo collega di ANCI Alessandro Cattaneo.
Mondo dell’imprenditoria 2, politica 0 ma con palla tra i piedi. Saprà organizzare azioni degne del settore automotive? Basta seguire #forumautomotive…o Missionline e Missionfleet. Buona lettura ( e buon lavoro).