Open AI lancia sul mercato ChatGPT, rendendo democraticamente disponibile a tutti una tecnologia potenzialmente distruttiva. Era il 30 novembre 2022.
Sono passati due anni e, oggi, questa tecnologia, talvolta amica, talvolta infame, permea ogni ambito della nostra vita.
È scesa sul campo di battaglia portando con sé molte opportunità, ma altrettante sfide. Noi, l’umanità, non abbiamo d’altro canto ancora capito se considerarla un nemico oppure un alleato.
E a fianco a questa tematica conflittuale di sostenibilità sociale, se ne aggiunge un’altra ambientale.
Queste ingegneristiche potenze di calcolo richiedono infatti innumerevoli quantità di energia, oltre che di acqua.
Si giocherebbe qui dunque lo storico dibattito tra etico ed efficiente, che talvolta in vista dei fini giustifica i mezzi. Possiamo anche in questo caso concederci il lusso di farlo? E qual è lo scotto da pagare?
Ne hanno parlato approfonditamente in un talk, ospitato al Volvo Studio Milano e promosso da Autopromotec, alcuni esperti di settore che ogni giorno si misurano con i limiti e le potenzialità dell’AI.
L’evento, “IA on the Road: Come l’Intelligenza Artificiale sta trasformando il mondo automotive e l’aftermarket”, spazia dalla guida autonoma alla manutenzione predittiva, sino al postvendita.
Ad accompagnarci in questo viaggio, in qualità di relatore del talk, è stato Alessio Jacona, Curatore dell’Osservatorio Intelligenza Artificiale per ANSA.it.
L’IA nello sviluppo di prodotto
Ha aperto le danze Francesco Ricciardi, Vicepresidente del Gruppo Car Design & Engineering ANFIA, parlando dell’applicazione dell’intelligenza artificiale nello sviluppo di prodotto.
Partendo da un tool generico, non customizzato, come ChatGPT, è possibile ottenere soluzioni progettuali soddisfacenti e creative.
Questo tuttavia presuppone un expertise tutta umana, capace di fornire i giusti prompt e di recepire le informazioni che lo strumento ci restituisce.
L’efficienza per ciascuna fase di sviluppo è tale per cui si riesce a ottenere lo stesso risultato in un quinto del tempo, potendo ridimensionare così anche l’effort dei gruppi di lavoro.
Nel 1979, quarantacinque anni fa, Steve Jobs disse che il computer sarebbe stato la bicicletta per la mente perché l’avrebbe aiutata a velocizzare i processi, e lo è stato. L’AI potrebbe essere lo stesso, un tool al nostro servizio, un razzo strumentale, ma mai autonomo.
L’IA e l’analfabetismo tecnologico
Arriva qui la pronta risposta di Cinzia Carbone, Head of Sales di Solera, che affronta il tema dell’analfabetismo innovativo.
Quest’ultimo è figlio della difficoltà umana nell’utilizzare strumenti con una velocità di apprendimento incrementale, rispetto alla nostra, lineare.
Di qui anche il timore che questo strumento possa competere con il nostro know how e annichilirlo.
Per questo, se come consumatori capiamo il valore aggiunto in termini di risparmio, economico e temporale, offerto dall’intelligenza artificiale, tra le aziende c’è un’inversione nella capacità di apprezzamento della stessa.
In Italia solo il 7% delle piccole medio imprese e il 25% delle big utilizza tool propri di Intelligenza Artificiale.
In Europa le percentuali migliorano rispettivamente del 9 e del 30%, costituendo così un gap non indifferente per la capacità competitiva italiana.
Questa forbice è poi anche di matrice settoriale. In ambito assicurativo infatti esistono diversi progetti, mentre in quello riparativo c’è il deserto.
Oltre alla difficoltà di messa a terra dei progetti dal punto di vista tecnologico, è manifesta la diffusa ritrosia nel far propri questi strumenti anche a causa degli onerosi investimenti connessi.
Competitività e IA
Proprio sul problema della competitività si innesta il discorso di Riccardo Sesini, Head of Digital Transformation at VHIT SpA di Bosch, partendo dal Report di Mario Draghi.
A un primo sguardo spicca il problema del costo dell’energia, al quale tuttavia si propone una pronta soluzione: puntare sulle rinnovabili.
Un secondo problema concerne la produttività perché l’Europa ha mancato un’onda d’innovazione proveniente dall’America e dalla Cina. Ora se ne palesa una nuova, quella dell’Intelligenza Artificiale, che potrebbe rimescolare le carte oppure squalificarci del tutto.
La diagnosi predittiva dell’IA
Il motto di Marco Bettin, Direttore Commerciale di Launch Italy è “Prevenire è meglio che curare” e con l’AI è anche possibile.
La diagnosi predittiva è importante per garantire la sicurezza di un veicolo e la sua manutenzione, ma soprattutto è vantaggiosa per le flotte aziendali.
Grazie a tool capaci di predire l’imminente dipartita di una macchina e individuarne il problema è possibile evitare il fermo dei veicoli.
I benefici si evidenziano nell’auto elettrica, più complessa, che gode così di suggerimenti computerizzati su quando e dove ricaricare. Espedienti che possono giovare anche al portafoglio, suggerendo la soluzione più economica.
La sfida per questa nuova tecnologia è tuttavia il parco auto italiano, che con 14 anni di servizio, si annovera tra i più vecchi dell’Unione Europea.
IA e gestione dei flussi
Franco Benati, sales manager di Sipav, a CEMB Group Company, parla del cambio di paradigma che il supporto di un robot potrebbe determinare nella gestione dei flussi e della logistica in accettazione.
Un robot potrebbe scansionare interamente l’automobile in poco tempo, semplicemente girandole attorno, ottenendo dati specifici dall’accuratezza inedita. Il robot raggiungerebbe il veicolo dove esso stesso sosta, alienando tappe obbligate e tempistiche d’accettazione.
La rivoluzione dell’IA
In chiusura Renzo Servadei, Amministratore Delegato di Autopromotec, conclude interrogando direttamente l’IA sui temi trattati perché “La rivoluzione nell’aftermarket automotive è iniziata: l’intelligenza artificiale trasforma la manutenzione in un’esperienza su misura. (…) Grazie a sistemi avanzati di diagnostica predittiva, le auto non solo segnalano interventi necessari, ma li anticipano, analizzando dati in tempo reale e offrendo soluzioni personalizzate. Tutto questo sarà esposto in Fiera a Bologna dal 21 al 24 maggio 2025. Kermesse biennale alla 30° edizione, Autopromotec è la più specializzata rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico”.
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