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Governo e automotive: fiscalità dell’auto aziendale e altri ODG all’esame

Governo e automotive: dalla fiscalità dell’auto aziendale al rinvio della decisione del Cite. Una serie di ordini del giorno mostrano l’impegno dell’Esecutivo a sostenere l’industria della mobilità nella Legge di Bilancio 2022. Andiamo a spiegarvi le proposte, a cominciare dalla riforma per allineare la percentuale della detraibilità dell’Iva e della deducibilità dei costi delle auto aziendali ai livelli europei.

Mozione fortemente sostenuta da Aniasa insieme alle altre associazioni di categoria.

Governo e automotive: la riforma della fiscalità dell’auto aziendale

L’Ordine del giorno presentato dall’onorevole Sara Moretto (IV) sulla fiscalità dell’auto aziendale ha già ottenuto parere favorevole dal Governo. Ed è una notizia molto attesa sia dal settore dell’automotive, per la spinta che darebbe alle vendite, sia dalle flotte aziendali.

In sintesi, l’Esecutivo si impegna a valutare la possibilità di allineare la fiscalità dell’auto aziendale ai valori europei con il fine di incentivare e sostenere le partite Iva che utilizzano le autovetture ai fini professionali.

Argomenta Moretto: «La questione dello squilibrio tra l’Italia e il resto dei paesi europei in merito alla detraibilità dell’Iva e alla deducibilità dei costi delle auto aziendali è nota a Parlamento e Governo, anche attraverso i diversi emendamenti e atti da me presentanti».

Continua: «Per questo motivo ho proposto un ordine del giorno, che è stato approvato, per impegnare il governo a valutare un allineamento tra le normative italiane e quelle europee, così da incentivare e sostenere le partite iva e le aziende. È un primo, importante passo e mi impegno fin d’ora a monitorarne gli sviluppi e chiedere con forza che si proceda in questa direzione».

Approfondisci su flotte aziendali ed elettrificazione nell’intervista a Motus-E.

Governo Automotive Legge di Bilancio 2022
Riepilogo delle proposte

Legge di Bilancio 2022: rinvio decisione Cite su auto a combustione

Un altro Ordine del giorno propone di avviare consultazioni per posporre la decisione del Cite sulla messa fuori produzione delle auto a combustione dal 2035.

L’Odg è proposto dall’onorevole Carlo Giacometto di Forza Italia.

L’Esecutivo è invitato a consultare le organizzazioni del settore automotive per decidere insieme le corrette modalità della transizione ecologica. Oltre ad individuare ulteriori risorse per sostenere le vendite nel 2022. Dunque ad istituire un fondo pluriennale per la riconversione industriale.

Pedaggi autostradali ridotti ai veicoli elettrici

L’onorevole Luca Sut del Movimento 5 Stelle propone di ridurre il pedaggio autostradale ai veicoli elettrici.

L’Odg invita a introdurre misure per predisporre la riduzione delle tariffe ai veicoli con emissioni comprese tra 0-20 g/km, detenuti a titolo di proprietà, appartenenti alle categorie MI, M2, M3, NI, N2, N3. Ma anche ai motocicli con potenza non inferiore a 11 kW.

Il collega del M5S Giuseppe Chiazzese, invece, chiede nuovi incentivi per le auto elettriche.

Più precisamente, il suo Odg propone di mantenere la struttura di ecobonus per incentivare l’acquisto e la posa in opera delle infrastrutture di ricarica.

In aggiunta, propone di istituire nuovi scaglioni disincentivanti di ecotassa per vetture con CO2 superiore ai 161 g/km.

Attrarre in Italia la lavorazione di semiconduttori

Infine, l’Odg dell’onorevole Giuseppe Benamati del PD ribadisce la richiesta di un fondo pluriennale. La sua proposta è rivolta alla filiera dell’automotive perché possa superare rapidamente le diverse situazioni di crisi. Non in ultimo il chip crunch.

Infatti, invita ad attivare nelle sedi delle istituzioni europee iniziative per attrarre in Italia la lavorazione di semiconduttori.

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