Gennaio in crescita

Gennaio in crescita per le nuove immatricolazioni ma…

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Gennaio in crescita. Prosegue il trend positivo delle nuove immatricolazioni anche a inizio anno sia per le Passenger Cars, a più 3,54%, toccando le 177.965 unità, sia, finalmente, per i Veicoli commerciali leggeri (LCV), con un ottimo più 8,41%, a quota 12.480, ovvero circa mille in più anno su anno. Una perfomance però un po’ drogata dal fatto che il gennaio 2018 conta un giorno lavorativo in più rispetto allo stesso mese del 2017 ma, soprattutto, dal sempre più massiccio utilizzo delle auto-immatricolazioni, che andranno a ingrossare i serbatoi delle km 0: sono state ben 27 mila, con un più 27% anno su anno (vedi l’andamento dei mesi 2017 cliccando qui).

Gennaio in crescita per le nuove immatricolazioni grazie, oltre alle km 0, alle vendite aziendali, al noleegio a lungo e a breve termine

Gennaio in crescita nel 2018 ha visto targare 6 mila auto in più rispetto a 12 mesi prima, ma con le km 0 che hanno spinto i privati su questo canale, mettendo a segno un pessimo meno 6,4% (circa 7 mila unità). Ritornano a crescere invece le vendite aziendali (acquisti diretti e leasing)  a più 17,08% (8.528 unità immatricolate), mentre si confermano trainanti per il comparto il Noleggio a lungo termine, a più 8,5% sul un gennaio 2007 che crebbe di ben 20 punti percentuali, con 24.234 immatricolazioni, e il Noleggio a breve, con un inconsueto per il mese, più 32,75%.
Per l’Nlt gli operatori “captive” (cioè quelli controllati dai Costruttori) hanno mantenuto i ritmi del 2017, mentre gli operatori generalisti Top hanno fatto segnare una performance migliore, di ben un più 16%.

Gennaio in crescita per le nuove immatricolazioni con Fiat sempre prima, ma in calo, Con Jeep e Alfa in grande crescita così come i brand on orbita PSA

Tra le nuove immatricolazioni  Fiat rimane al vertice, ma con un calo delle vendite del 7,44% rispetto a gennaio del 2017, con un market share sceso sotto quota 20% (al 19,53% per la precisione). Volkswagen mantiene il secondo posto con un sostanziale pareggio nelle vendite con  13.362 vetture immatricolate, con Ford che chiude il podio, con 12.596 nuove immatricolazioni. Al quarto posto è salita Peugeot, che ha scavalcato Renault, con 10.899 auto nuove vendute (più 14,73%), contro le 9.495 della Regie (meno  5,07%). Ottime le performance di Citroën, con un più 23,38%, Alfa Romeo, a più 28,02%,  Suzuki, a più 44,94%, Nissan, a più 25,11% , e Jeep, a più 108,60%, quest’ultime però  con tanti km zero..
Nella classifica dei modelli più venduti del 2018, la Fiat Panda chiude il primo mese dell’anno come nel 2017 al vertice, seguita da altre due Fiat: la 500 X e la 500, con la prima delle straniere la Ford Fiesta, seguita da un’altra Fiat, la Tipo. In forte flessione la Renault Clio (a meno 27,11%), che nel 2017 si era aggiudicata la palma dell’auto estera più venduta in Italia.

“Il mercato si avvia ad essere gestito dalle immatricolazioni degli operatori: il calo delle immatricolazioni ai privati ne è la conseguenza, con un market share crollato di 6 punti percentuali, attestandosi al 57%, un livello mai registrato in passato. È sicuramente un modo per controllare la quota di mercato, nel frattempo i privati comprano sempre più km 0 e sempre meno vetture nuove. Anche il noleggio a breve termine continua a produrre un volume di targhe superiori alla necessità del mercato. Per l’Italia è una situazione davvero anomala, ma non è così se guardiamo alla struttura del primo mercato europeo, quello tedesco: lì le km 0 valgono il 28% di quota (noi siamo al 15%) mentre ai privati resta un 34%. Il nostro 57% di quota privati mette l’Italia al primo posto fra i primi 7 paesi europei anche se, nonostante sia il canale con il maggior margine di contribuzione, non pare che i dealer italiani guadagnino di più dei tedeschi o dei britannici…” commenta i dati di gennaio Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia.

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