Un tema rilevante per molti, in azienda, è il “come contare” per misurare l’esenzione reddito dei fringe benefit 2024. Ovvero nella misura di cifra inferiore a 1.000 euro (per dipendenti senza figli a carico) o 2.000 euro (con figli a carico) che non concorre al reddito.
Premessa è che i fringe benefit da contare, per verificare il superamento, possono essere rappresentati anche da beni e servizi. Quantificati in base al valore normale (art. 9 del Tuir) ovvero, per le auto in uso promiscuo, in base al valore convenzionale.
La quantificazione del fringe benefit 2024 considera tassabile l’importo al netto di quanto il dipendente ha corrisposto, con il metodo del versamento o della trattenuta ed è comprensivo dell’eventuale Iva a carico del dipendente.
Fringe benefit 2024, Valore oltre 2.000 euro
A questo punto si può vedere come l’auto a uso promiscuo possa rientrare, sotto i 2.000 euro di esempio classico. Qualora un dipendente con figli a carico abbia assegnata auto aziendale a uso promiscuo, il cui valore convenzionale su base tabelle Aci 2024, è oltre duemila euro (es. 2.750 euro) può chiedere al datore di lavoro di partecipare ai costi di gestione.
Versamento o trattenuta
In questo modo, spendendo un importo tale da far rientrare il valore del fringe benefit sotto i 2.000 euro (es. per 800 euro) trova applicazione la teoria confermata dall’agenzia delle Entrate e dai fiscalisti per il 2024. Ovvero: la verifica di superamento del valore esente dei fringe benefit, annuali, si riferisce agli importi tassabili in capo al percettore del reddito (valore convenzionale dell’auto in uso promiscuo) al netto di quanto il dipendente corrisponde con il metodo del versamento o della trattenuta.
Comprensivo dell’eventuale Iva a carico del dipendente. In linea di principio quindi, questa procedura di conteggio non contrasta le norme generali di tassazione dei compensi in natura, corrisposti ai dipendenti.