Si susseguono gli annunci di case costruttrici che nel breve punteranno sempre di più sulla mobilità elettrica: Tesla a parte che nasce come costruttore all electric, e che a breve lancerà anche l’auto elettrica “del popolo”, la Model 3 (leggi qui), si sprecano quelli che sui motori termici hanno costruito i loro successi, come Volvo o Volkswagen. E ora si muovono anche gli Stati, dopo che anche qui a macchia di leopardo le varie Norvegia e Olanda (leggi La crescita, lenta ma non troppo, dell’elettrico e plug in in Europa e Olanda, stop ai motori a combustione nel 2025) hanno negli anni sovvenzionato la mobilità elettrica a scapito di quella termica, e alcuni sindaci di grandi città europee hanno lanciato vere e proprie crociate contro i motori diesel (vedi il sindaco di Parigi Anne Hidalgo o quello di Londra Sadiq Kahn, che anno proposto di escludere dalle loro città le auto diesel). Ora tocca alla Francia, con il ministro per la transizione ecologica Nicolas Hulot, che ha annunciato lo stop ai motori termici nel paese entro il 2040. Hulot ha anche parlato di misure di sostegno per coloro, con basso reddito, che vogliono acquistare auto più pulite.
Francia, stop ai motori termici; l’annuncio durante Il piano per il clima
Francia, stop ai motori termici, è l’annuncio fatto da Hulot durante la presentazione de il “piano per il clima” che si è tenuto proprio a Parigi, nella “patria” degli accordi sottoscritti dai 195 Paesi che hanno partecipato alla Cop21 con l’intenzione di limitare le emissioni di co2. Un obiettivo certamente sfidante e difficile, perciò Hulot ha anche parlato di “accelerare gli aiuti per l’acquisto di auto meno inquinanti per le famiglie a basso reddito”.