Ieri pomeriggio, il #FORUMAutoMotive 2023 ha tenuto la sua prima Eurotribuna politica, mettendo a confronto posizioni divergenti sulla transizione verso l’auto elettrica entro il 2035.
L’evento, intitolato “#FORUMAutoMotive per una Europa forte e pragmatica”, ha visto la partecipazione di importanti figure politiche e rappresentanti della filiera della mobilità.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato il successo della recente posizione del Parlamento europeo sul regolamento Euro 7, evidenziando il miglioramento del testo rispetto alla proposta iniziale. Ha enfatizzato la necessità di sostenere la transizione verso auto a basse emissioni, mantenendo al contempo il principio di neutralità tecnologica.
Interventi politici e studi a #FORUMAutoMotive 2023
“La scorsa settimana il Parlamento europeo ha approvato la propria posizione negoziale sul regolamento Euro 7, recependo quanto approvato dal Consiglio: un testo profondamente migliorato rispetto alla proposta iniziale della Commissione.” ha puntualizzato il ministro Urso. “Una visione concreta, realistica e pragmatica che grazie anche al lavoro dell’Italia ha visto convergere una maggioranza di Stati. Un successo che mantiene ferma l’esigenza di sostenere da subito la transizione verso auto a basse emissioni, ma che riconosce il principio di neutralità tecnologica e contempla soluzioni diverse dall’elettrico per raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero. Questo apre alla possibilità di esplorare alternative come i biocombustibili e gli e-fuels”.
Dario Duse, Country Leader Italia ed EMEA Co-Leader di Automotive & Industrial Team di AlixPartners, ha presentato un’analisi positiva del mercato automotive nel 2023, evidenziando la crescita globale del 6%. Ha anche sottolineato la necessità di investimenti significativi nelle strutture di ricarica a livello europeo. “Il 2023 è un anno di ripresa per il mercato automotive, con una crescita a livello globale del 6%, nord America (+10%) ed Europa (+6%) in testa e Cina con un +3%.” ha spiegato Duse. “Il mercato cinese sarà quest’anno quello che esporterà il maggior numero di veicoli. Nel giro di due anni la Cina è passata da quinto a primo produttore mondiale. La quota di vetture cinesi in Europa raggiungerà il 6-8% entro il 2026. In Europa l’elettrico tocca quota 13%, in Italia siamo sotto il 4%. Il costo di produzione delle vetture resta elevato e occorreranno ancora alcuni anni per registrare una riduzione. Sul fronte delle strutture di ricarica servirebbero 18 miliardi di investimenti a livello europeo”.
Eurotribuna, favorevoli e scettici a confronto sulla transizione elettrica
L’Eurotribuna politica ha visto il confronto tra i sostenitori e gli oppositori della transizione esclusivamente verso l’auto elettrica entro il 2035. Patrizia Toia, Europarlamentare Gruppo S&D, ha insistito sulla necessità di abbracciare l’elettrico per affrontare il cambiamento climatico, mentre Paolo Borchia, Eurodeputato e Coordinatore ID in Commissione ITRE, ha evidenziato le sfide occupazionali e competitive dell’Europa rispetto alla Cina.
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha evidenziato l’impegno del governo nella riduzione delle emissioni, esplorando diverse tecnologie, inclusi carburanti non derivati dal petrolio.
Nel dibattito sono emerse diverse opinioni sulla transizione, con esponenti politici come Massimiliano Salini e Mariangela Danzì che hanno sottolineato la necessità di considerare le diverse prospettive e valutare le conseguenze economiche e sociali.
Il settore privato ha espresso preoccupazioni e proposte concrete per sostenere la transizione. Fabrizio Cardilli di SAPIO ha sottolineato la necessità di regole certe per lo sviluppo del mercato dell’idrogeno. Mentre Adolfo De Stefani Cosentino di Federauto ha evidenziato l’importanza degli incentivi per la diffusione dell’auto elettrica.
Un evento, #FORUMAutoMotive 2023 di questo autunno, che quindi dato la parola a diverse personalità in ambito politico e imprenditoriale. Complessivamente possiamo dire che ha fornito uno spazio significativo per il confronto di idee sulla transizione ecologica nel settore automobilistico. Evidenziando la complessità delle sfide e la necessità di un approccio equilibrato e pragmatico.