Flotte di veicoli commerciali leggeri

Flotte di veicoli commerciali, elettrificazione sì ma graduale

Uno studio effettuato tra Europa, America e Asia mostra che i fleet manager puntano a una graduale introduzione di EV, in modo da avere una flotta mista Diesel/elettrico

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Uno studio sulla composizione delle flotte di veicoli commerciali ha portato a una valutazione interessante. L’indagine è stata curata da Frost & Sullivan, società di consulenza con sede nella Silicon Valley, su commissione di Wex, uno dei maggiori fornitori di carte carburante d’Europa, tra febbraio e marzo 2024.

Frost & Sullivan ha intervistato operatori di flotte di oltre 500 aziende situate in 7 paesi europei, negli Stati Uniti e in due paesi asiatici.

L’obiettivo dello studio era di verificare il loro percorso verso l’elettrificazione. Ogni fleet manager interpellato aveva almeno un veicolo elettrico nella propria flotta al momento dell’intervista.

Secondo lo studio sulla composizione delle flotte di veicoli commerciali, l’80% di chi gestisce questo parco vetture prevede che il 25% dei mezzi sia a batteria. Tutto ciò entro il 2030.

Addirittura, il 42% di loro prevede che entro quell’anno questi “emissioni zero” costituiranno almeno la metà della propria flotta.

Nelle aziende la priorità è decarbonizzare

Secondo l’indagine, alla base del cambiamento verso la “spina” c’è una crescente enfasi sulla sostenibilità. Carlos Carriedo, chief operating officer, Americas payments & mobility di Wex, lo spiega meglio.

«La decarbonizzazione è diventata una priorità assoluta per le aziende di ogni dimensione. E la transizione verso flotte di veicoli elettrici o a motore termico è un modo efficace per raggiungere l’obiettivo. Chi gestisce queseti parchi auto non si sta chiedendo se passare all’elettrico. No, sta cercando di capire come integrare gli EV con quelli con motore a combustione interna».

In realtà i vantaggi di questa integrazione sono evidenti ai fleet manager, ma la transizione richiede tempo. Insomma: la transizione verso una flotta diesel/elettrico, non è un passaggio rapido ma un processo graduale.

Tale processo, poi richiede tempi che possono variare in modo significativo in base al paese, al settore economico e alle dimensioni di un’azienda. Comprendere le dinamiche può essere fondamentale per ottimizzare le operazioni e ottenere vantaggi a lungo termine.

L’adozione di veicoli elettrici è naturalmente in linea con gli obiettivi ambientali. Può soddisfare le richieste delle istituzioni ed essere conformi alle politiche per una mobilità senza emissioni. E può anche attrarre clienti attenti all’ambiente.

Flotte di veicoli commerciali, le difficoltà dell’introduzione

Tuttavia, sempre secondo lo studio sulla composizione delle flotte di veicoli commerciali il percorso verso l’elettrificazione non è privo di difficoltà.

I motivi? Sono quelli d’attualità. Elevati costi di acquisto, i problemi relativi all’infrastruttura di ricarica e i tassi di adozione variabili da parte delle aziende e dei governi sono assolutamente fattori da considerare.

«Le imprese sanno che i veicoli elettrici possono apportare benefici alle flotte di veicoli commerciali. Ma l’elettrificazione è un processo che non riguarda solo la sostituzione dei veicoli» ha aggiunto Carlos Carriedo.

«I risultati di questo rapporto indicano che l’attenzione di un gestore di flotte non è rivolta a se o quando effettuare la transizione, ma a come è meglio farlo.

(Leggi di come l’Italia sia al top nella bassa sinistrosità degli LCV)

Le tendenze che guidano verso una flotta mista Diesel/elettrico

I risultati evidenziano diverse tendenze chiave che guidano il passaggio alle “flotte miste”.

  • La decarbonizzazione è il fattore chiave della transizione. Il 70% degli intervistati afferma che questa sia una componente “importante” o “fondamentale” della propria strategia aziendale. Mentre solo il 3% non considera la decarbonizzazione in modo assoluto. Ciò sottolinea l’importanza delle strategie imprenditoriali riguardanti il risparmio sui costi, la sostenibilità e l’immagine del marchio.
  • L’efficienza operativa è cruciale durante la transizione. Nonostante le difficoltà dell’elettrificazione, tra cui gli elevati costi iniziali (per il 64% dei rispondenti), il 50% dei fleet manager intervistati ha già investito in infrastrutture di ricarica.
  • Semplificare la ricarica e i pagamenti è fondamentale. Il 78% dei rispondenti dispone di una ricarica in loco. Molto comune anche l’abitudine di ricaricare in viaggio e presso il proprio domicilio. La capacità di utilizzare le stesse opzioni di pagamento – sia per i veicoli a combustione interna sia per quelli elettrici – è una priorità assoluta.
  • Le soluzioni digitali intelligenti potrebbero aiutare le flotte a prepararsi per il futuro. Oltre la metà degli intervistati (58%) ha difficoltà a pianificare i percorsi di transizione, mentre il 49% fatica a raccogliere dati. Il 40% si trova ad affrontare difficoltà nell’integrazione del software di gestione della flotta per veicoli a combustione ed elettrici.

Intanto la transizione verso flotte ibride è ben avviata. Sebbene permangano difficoltà nell’adozione di EV, i vantaggi sono evidenti e le imprese sono costantemente alla ricerca di soluzioni per semplificarne il processo.

Flotte di veicoli commerciali: il caso dell’Italia

Il caso italiano merita una valutazione a parte. Le 65 aziende interpellato hanno riferito di aver affrontato la transizione verso flotte a “energia mista”. Questi gli obiettivi.

  • Il risparmio sui costi, l’immagine e la reputazione del marchio e la necessità di stare al passo con la crescente domanda di prodotti sostenibili stanno spingendo le aziende italiane alla decarbonizzazione (l’88% per ciascun fattore).
  • L’86% dei fleet manager italiani ha fissato una data precisa per raggiungere i propri obiettivi di decarbonizzazione. Si tratta maggior numero rispetto a qualsiasi altro paese intervistato e ben al di sopra della media globale del 59%.
  • L’ottimizzazione dei percorsi per le flotte Diesel/elettrico sta causando difficoltà al 60% degli operatori italiani. Trovare il giusto mix di stazioni di servizio e punti di ricarica lungo i loro percorsi rappresenta una difficoltà notevole.
  • Le imprese della Penisola, inoltre, pensano a disporre di colonnine nelle proprie sedi. L’86% di esse ha dichiarato di disporre di proprie stazioni di ricarica in loco, anche perché gli italiani preferiscono avere il controllo su quando e come caricare i propri veicoli. Questo sistema garantisce una miglior efficienza di gestione.
  • Per quanto riguarda i pagamenti, i gestori di flotte italiane sono tra quelli che manifestano maggior preoccupazione per le truffe. Il 69% di loro considera il problema una priorità assoluta, molto più degli omologhi di qualsiasi altro paese.

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