In Italia i costi delle auto elettriche disponibili sono percepiti ancora come troppo elevati. Complice anche l’incertezza economica legata allo scenario internazionale, la confusione e la scarsa conoscenza da parte dei consumatori (su caratteristiche e differenze tra le diverse tecnologie) è in frenata la diffusione di auto alla spina. Un flop dell’auto elettrica, per i molti critici, anche se non è esattamente quello. Sono evidenze dalla nuova instant survey “Vendita di solo auto elettriche dal 2035, cosa ne pensano gli italiani?” condotta da Areté.
Flop auto elettrica, ma chi prova apprezza
L’indagine ha verificato indicatori che rivelano molto degli attuali consumi di mobilità: l’88% degli intervistati utilizza una vettura termica, cresce la quota di quanti si si affidano alle soluzioni alternative (il 9% ibrido e 2% electric). Ancora 6 italiani su 10 non hanno mai usato, né provato una vettura elettrica.
Tra chi l’ha testata, l’87% esprime un giudizio positivo. Solo il 13% ha riscontrato delle criticità alla guida. In frenata la propensione all’acquisto di BEV: a marzo l’87% del campione si diceva intenzionato ad acquistarla in futuro, ora la percentuale scende al 63%. Le ragioni restano quella economica (51%) e quella ambientale (32%). Tra gli scettici delle auto alla spina prevale una sfiducia sull’autonomia e la diffidenza sulla tecnologia. Quanto sono disposti a pagare gli italiani per un’auto elettrica? Meno di 30mila euro, un dato che offre una spiegazione chiara del perché la diffusione stenta ancora.
Elettrica, ibrida e indecisione
I motivi della scarsa diffusione di veicoli alla spina non risiedono solo nel costo. Regna ancora l’incertezza, nonostante gli investimenti dalle Case nella promozione di questi veicoli, 6 italiani su 10 ammettono di non conoscere le differenze tra le diverse tecnologie ibride (MHEV, HEV, PHEV) e l’elettrico.
Ma non solo: il 61% non è al corrente del fatto che i motori ibridi presentino significative differenze a seconda della tipologia, il 40% pensa che tutte le vetture ibride ed elettriche siano a emissioni zero, il 47% reputa che si possa ricaricare l’auto elettrica direttamente alla presa della corrente senza nessun problema o variazione; infine il 47% pensa che tutte le ibride siano in grado di percorrere almeno 50 km EV. Gran parte degli intervistati, interrogati sui tempi e sulle modalità di ricarica e sui costi di gestione, ammette di non sapere.
FIT for 55 si o no
Quasi la metà degli italiani (45%) ritiene che lo scenario fissato dagli obiettivi del FIT for 55 (dal 2035 si venderanno soltanto vetture totalmente elettriche) non si realizzerà. Elevato costo dell’energia, scarsità dei punti di ricarica e assenza di un cronoprogramma definito spingono oltre 4 italiani su 10 a dubitare che l’obiettivo sarà centrato.
“I dati della nuova survey testimoniano un significativo interesse per le auto elettrificate”, sottolinea Massimo Ghenzer – Presidente di Areté, “cui però non corrisponde un adeguato aumento della conoscenza. Serve un nuovo sforzo da parte delle Case per riuscire a comunicare in modo efficace le nuove motorizzazioni, è necessario fare chiarezza su alcuni aspetti critici, come i punti di ricarica, il costo, la reale durata delle batterie e la produzione di energia da fonti rinnovabili”.
ma come fate a non capire che la gente non ha piu soldi per pagare un’auto elettrica utilitaria 40.000 euro in un momento in cui non c’è i soldi per fare la spesa ma come fate a non capire!!!!!