Incontro targato Sarce oggi a Milano, per capire qual è la strada migliore per le aziende nella gestione delle loro flotte aziendali. Dove gestione per Sarce naturalmente vuol dire anche aspetto tecnologico, grazie a software gestionali, come quello che propone la stessa società parmense con JFleet.
“Abbiamo 40 anni di expertise, siamo passati dalle schede perforate di un tempo alle tecnologie di oggi” introduce l’incontro Antonello Bartolone Marketing e Communication manager di Sarce, che spiega come Sarce abbia: “Tre linee di business: Travel and expenses, ovvero la gestione delle note spese o delle flotte aziendali grazie al nostro Software sviluppato ad hoc. Inoltre facciamo Enterprise management, con la quale curiamo l’integrazione erp, i Crm, la gestione dei big data, etc. Infine come azienda tecnologica ci occupiamo anche di progettazione dell’infrastruttura it per i nostri clienti. che sono tanti: da Pirelli a Brembo, da Lvmh a Peroni o a Yoox.com. Anche per le loro sedi esteri o per altre società del gruppo” sottolinea Bartolone.
E se si parla di tecnologia nel mondo automotive Sarce ha pensato subito a chi questo settore sta rivoluzionando. O sta cercando di farlo. Ovvero invitando Giovanni Fornaro, Fleet sales manager di Tesla Italia, “dove siamo presenti dal 2011 e dove io sono entrato un anno fa, con un background di Nlt, da Ald Automotive, e automotive, da Volkswagen”. Fornaro che subito affronta le “criticità” ad oggi della creatura voluta da Elon Musk, ovvero la capacità produttiva, “nel 2015 abbiamo fatto oltre 50 mila consegne e percorso il primo miliardo di chilometri lo scorso settembre. Oggi abbiamo sulle strade 100mila auto, per quasi 3 miliardi di chilometri percorsi. E produciamo 1000 Model s e 1800 auto in totale a settimana”, e sulla autonomia, migliorata con i nuovi pacchetti batteria ma, soprattutto, con la crescita della infrastruttura di charger presenti sul territorio: “abbiamo 300 supercharger in Europa, con i quali ricarichiamo per 270 km in 30 minuti, e ne abbiamo uno ogni 200 km sulle principali direttrici. A fine 2016 arriveremo anche nel Sud IItalia, nel 2017 in Sicilia e in Sardegna. Un tempo Ford costruiva le auto e Rockfeller gestiva la rete di rifornimento. Noi facciamo entrambi” sottolinea Fornero che sul tema flotte o proprietà commenta come, visto i costi bassissimi della manutenzione, “la differenza fra l’acquisto è il noleggio la fa la numerosità. Meglio acquistare se ce ne sono molte in flotta. E alcune aziende hanno iniziato a introdurci nelle loro flotte; ad esempio Bayer…”.
Noleggio o proprietà di cui hanno parlato anche Davide Gibellini, founder di Gr advisory, e Tommaso Mazzanti, senior manager di Kpmg, che hanno parlato di come scegliere la modalità di gestione delle proprie flotte aziendali portando in platea delle interessanti case history: “Il noleggio è cresciuto a doppia cifra negli anni ‘90, poi ha rallentato. Se si prendono in considerazione le aziende grandi sono all’80% a noleggio, mentre sulle piccole medie aziende al 65/70% siamo ancora in leasing o in proprietà”. Chi ha flotte in proprietà solitamente ha più auto strumentali, chi ha più benefit car ha flotte a noleggio. “Un’altra variabile è la governance: più le aziende sono di stampo familiare più le auto aziendali vengono viste come cespiti aziendali. E non sempre contano le dimensioni; ad esempio Bayer ha flotta a noleggio, Menarini di proprietà ed entrambe hanno più di 100 auto in flotta” spiega Gibellini.
Tommaso Mazzanti, senior manager di Kpmg, ha invece portato l’esperienza Manutencoop, con una flotta di 1800 mezzi, di cui 300 benefit, all’80% a noleggio, una consulenza fatta dalla famosa società multinazionale della consulenza insieme proprio a Sarce. “Il nuovo sistema di Fleet management è stato integrato con gli altri sistemi aziendali al fine di costruire un impianto informativo di proprietà del gruppo, per il controllo della flotta e per prendere decisioni future. Che gestisce le multe, le richieste, i costi e, naturalmente, i mezzi. Il tutto monitorato con un servizio di report completo” commenta Alessandro Anelli, consulente Sarce.
Paolo Zagatti quality manager Sarce, ha invece spiegato Come funziona JFleet, che porta le aziende, “piene di fogli in xls a un sistema Integrato, normalizzando tutti i dati che raccolgono, da quelli delle società nlt, delle fuel card, del Telepass, etc. Quando lo abbiamo sviluppato abbiamo tenuto conto di Quattro aspetti: tecnologia, gestione, amministrazione e analisi e monitoring. Insomma stiamo parlando di un prodotto veramente completo. Che molte nostre aziende utilizzano per gestire anche le siam card aziendali…”
All’incontro ha partecipato anche Business development manager di Ecoway Andrea Ronchi, che ha parlato di Carbon Footprint, un tema ancora poco trattato all’interno delle aziende ma che scoppierà nei prossimi anni con un controllo sempre più ferreo delle emissioni. E dei loro costo. Da monitorare con JFleet naturalmente….